Roma: dagli USA arriva Alessandro Cupini, 10 anni e più di 40.000 followers su Instagram
Serie AIl nuovo fenomeno del calcio giovanile USA arriva in Italia aggirando i regolamenti della FIFA grazie alla doppia nazionalità. Sui social ha già due nickname: 'AC7' e 'The Wolf'
Da Kansas City a Roma, per mostrare all'Europa il talento del figlio di soli 10 anni. Questo è il progetto di Eddie Cupini, che pensa di abbandonare il ristorante di famiglia per trasferirsi a Roma: tutto per il bene di Alessandro, il figlio di 10 anni che con le sue giocate si è già guadagnato più di 40000 followers su Instagram, un canale Youtube per mostrare al mondo le sue prodezze e il soprannome AC7. L'altro nickname, 'The Wolf', arriva dal padre Eddie che lo spiega così: "Un leone e una tigre sono belve ma non puoi portare un lupo al circo". Il circo al massimo sarà mediatico, dato che l'articolo dedicato dal Guardian al piccolo Alessandro spiega che dal 2014, da quando la FIFA ha proibito i trasferimenti internazionali di minori, è proibito per chi ha meno di 16 anni spostarsi per il mondo a meno che i genitori non si debbano trasferire per motivi extracalcistici. Una regola che viene applicata seriamente, ma Alessandro potrà aggirare la norma facendo domanda per la doppia cittadinanza, italiana e statunitense. Dall'estate prossima vivrà a Roma con i suoi nonni, i genitori e la sorella di tre anni, imparerà l'italiano in una scuola internazionale e si allenerà cinque giorni a settimana all'academy della Roma.
La fiducia del padre
"Alessandro si allena già a un buon livello ma vuole andare in Europa dove è sicuro di poter migliorare", dichiara il padre Eddie, che si dice consapevole dei rischi che uno spostamento simile comporta ma anche sicuro delle straordinarie capacità di Alessandro, visibili online su tutti i suoi profili social e sul suo canale Youtube. "Nel nostro seminterrato ho costruito un campetto per farlo giocare sempre, tutti i giorni mi chiede se può allenarsi, è la sua gioia più grande."
Fenomeno social
Il padre Eddie sa che Alessandro potrebbe perdersi per strada, spesso è difficile rispondere alle grandi aspettative che gli altri hanno su di noi e i giovani fenomeni possono avere questo problema. Non tutti diventano Lionel Messi, che quando aveva soltanto 13 anni si è spostato da Rosario a Barcellona ed è riuscito ad affermarsi. Alessandro sembra già volersi mettersi pressione addosso da solo, usa sempre il soprannome 'The Wolf' datogli dal padre e posta i suoi 'trick' commentandoli così: "Cosa ne pensate di questo tiro...tecnica, potenza, mira...non concedetemi una punizione, sono letale!"