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Roma, Perotti: "Gioco nella squadra migliore del mondo. Di Francesco? Quante differenze con Spalletti..."

Serie A
Diego Perotti esulta dopo il gol segnato al Chelsea, foto Getty

Diego Perotti ha analizzato il momento della Roma, soffermandosi anche sulle differenze tra i metodi di Luciano Spalletti e quelli di Eusebio Di Francesco: "Prima capitava di cambiare modulo nel corso della stagione, adesso invece lavoriamo sempre sul 4-3-3"

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Gol, ottime prestazioni e grandi giocate. E’ un Diego Perotti nuovo di zecca quello che ha plasmato Eusebio Di Francesco, un giocatore più continuo e più determinante rispetto a quello visto lo scorso anno. A fare la differenza è stata soprattutto la fiducia che l’allenatore giallorosso ha dimostrato all’esterno argentino, piazzandolo al centro del proprio progetto. La risposta di Perotti non si è fatta attendere, l’ultima è stata il gran gol che ha piegato definitivamente il Chelsea: "Non è normale che una squadra italiana batta con questo punteggio i campioni della Premier, ma una volta fatto il primo gol è diventato tutto più facile" le parole di Perotti a Sky Sport 24. "Credevamo di poterla vincere e dimostrare ai tifosi che la Roma c'è. Di Francesco ci ha messo del suo, qui avevamo un altro modo di lavorare, fin dal ritiro ha lavorato sul suo sistema di gioco inculcandoci le sue idee. Prima capitava di cambiare modulo nel corso della stagione, Di Francesco invece vuole sempre di base il suo 4-3-3, ci vuole tutti corti stretti e giocare tra le linee. A me come esterno d’attacco chiede di buttarmi dentro e prendere palla tra i reparti, cosa che prima non facevo. Vuole la squadra corta, dobbiamo essere tutti".

Le differenze tra Di Francesco e Spalletti

Diego Perotti sottolinea poi anche altre differenza tra Spalletti e Di Francesco: "Gli allenamenti sono diversi, giocando ogni tre giorni però non puoi caricare troppo. La solidità difensiva? Dai miei compagni mi aspetto sempre il meglio, dico sempre che gioco nella migliore squadra al mondo. Per me non è una sorpresa, è tutto merito loro e anche di Alisson. Per quanto riguarda le differenze relative al mio impiego, giocare quindici minuti come accadeva l’anno scorso non è facile, farlo con continuità invece aiuta a migliorare. Da gennaio a febbraio non ho giocato tanto, perché avevamo alzato Radja e la squadra andava bene. Quest’anno il punto chiave è che mi sento bene fisicamente. Ho fatto un buon ritiro e mi sono allenato anche durante l’estate in Argentina. Mondiale? Dopo 6 anni mi hanno richiamato significa che qualcosa hanno visto. Ho intenzione di giocarmela fino in fondo nelle prossime amichevoli".

Serie A più equilibrata

Diego Perotti si concentra poi sulla 'nuova' serie A, più equilibrata rispetto al passato: "E’ proprio vero, tante squadre così avanti in classifica non le avevo mai viste. Se tutto continua così sarà una bella stagione. Penso che finora stiamo facendo bene anche in Champions, molti credevano che non avremmo passato il turno, invece la realtà è completamente diversa".