Secondo pareggio di fila in trasferta per i giallorossi. Tante occasioni, soprattutto nella ripresa, ma la difesa veneta e soprattutto il portiere Sorrentino negano il successo agli uomini di Eusebio Di Francesco
CHIEVO-ROMA 0-0
Dopo il pari tra Juventus e Inter, ovvero il miglior risultato che Eusebio Di Francesco poteva aspettarsi dal Derby d’Italia, la Roma non riesce a vincere in casa del Chievo Verona e quindi ad accorciare dalla vetta della classifica, ora distante 5 punti. Con un tridente offensivo in avvio senza Dzeko, i giallorossi hanno spinto con decisione sull'acceleratre solo nel secondo tempo, trovandosi di fronte una difesa veneta spesso ben coperta e soprattutto un Sorrentino strepitoso e decisivo. Per la Roma è il secondo pareggio consecutivo in trasferta.
Tatticamente: così in campo
La novità, nel 4-3-3 della Roma, è l’assenza di Dzeko - in panchina dopo 22 match consecutivi dal 1’ in Serie A - per dare spazio al tridente inedito Gerson, Schick, El Shaarawy. Ma non solo. Sono diversi i cambi nella formazione giallorossa rispetto all'undici schierato in Champions contro il Qarabag. La fascia è occupata da Bruno Peres, mentre con la squalificata di De Rossi (Nainggolan capitano) c'è Gonalons. Maglia da titolare, la prima dunque, per Schick. Quanto al Chievo, reduce dall'eliminazione dalla Coppa Italia dopo il ko ai rigori nel derby, manca Castro a centrocampo, dove invece rientra Radovanovic dopo due turni di stop; 4-3-1-2 per Maran, con Birsa alle spalle di Meggiorini-Inglese.
Chievo coraggioso
Avvio favorevole ai padroni di casa, che dopo essersi liberati dal "primo" pressing della Roma, sfiorano il vantaggio al 12'. Inglese a pochi passi da Allison scheggia la traversa e subito dopo ci prova anche Birsa dal limite. Di Francesco non è soddisfatto e chiede più personalità sia a Bruno Peres che a Gerson, mentre Strootman ha una singolare posizione da trequartista. Molto alto, in fase d’impostazione, anche Nainggolan.
Le palle inattive e la grinta di Kolarov
Sulla carta Chievo-Roma era una partita iun grado di sollecitare parecchio le difese sulle palle inattive (6 gol finora per i giallorossi); da un lato Birsa e dall'altro Kolarov, le due squadre hanno punti di riferimento importanti sui piazzati. Quanto all'ex City, poi, è stato protagonista di un doppio e curioso siparietto consumatosi in una manciata di secondi: prima ha bisticciato con El Shaarawy per un'incomprensione, poi con un raccattapalle. Quest'ultimo colpevole di aver ritardato il recupero del pallone. Chiamatelo El Grinta, ne ha parecchia da vendere.
Quando la Roma accelera…
Scrollatasi di dosso un fastidioso (e pericoloso) torpore, la Roma comincia ad affacciarsi con insistenza dalle parti di Sorrentino. Il portiere del Chievo al 24' è semplicemente super su un colpo di tacco di Schick e sulla successiva conclusione di Gerson. Primi segnali, come detto, di una Roma che accelera e si difende anche meglio. Mancano però le sovrapposizioni e i cross di Bruno Peres (il suo piatto forte...), così come Gonalons è ancora (troppo) lontano da quello ammirato nel Lione. Il 28enne francese, però, ha il grosso merito murare Depaoli su una conclusione potenzialmente pericolosa quasi allo scadere del primi 45'.
Episodio da moviola
Sempre poco prima del break, Schick tenta la giocata e va a terra chiuso da Depaoli. L'attaccante ex Samp non sembra convinto, ma per l'arbitro Maresca è tutto regolare. La sua decisione, in effetti, appare corretta. Il primo tempo finisce così, senza gol e con una Roma dove Nainggolan e Strotman, troppo avanti rispetto al solito, faticano a legare centrocampo e attacco. Merito però anche del Chievo, dove Meggiorni e Inglese sono bravi nell'azione di disturbo du Fazio, ostacolando così le sue verticalizzazioni verso il belga e l'olandese.
La Roma attacca, il Chievo resiste e riparte
Niente male il secondo tempo. La Roma parte forte e crea con Kolarov un primo pericolo al 51': sinistro dal limite e palla di poco a lato. Tocca poi a Gonalons, che impegna Sorrentino, e ancora Kolarov dalla distanza. Il problema per Di Francesco è che alla Roma, sempre più precisa nella fase difensiva, manca qualcosa davanti. E quel qualcosa l'allenatore giallorosso prova a trovarlo in Dzeko, dal 54' al posto di Gerson. Il bosniaco per una sola questione di centimetri non aggancia al 67’ un potente, anche troppo, tiro cross di Kolarov, mentre al 78’ manda di poco oltre la traversa un cross di Nainggolan.
Sorrentino, 38enne super!
Attacca, inserisce Perotti per El Shaarawy (calato col passare dei minuti) e a tratti si scopre un po' la Roma. Il Chievo ha un'occasione con Cacciatore su cross d'Inglese, poi Maran si copre sostituendo Depaoli con Dainelli. I veneti stringono i denti, ripartono e soprattutto trovano in Sorrentino, 38 anni, l'arma in più per sbarrare le porte all'offensiva della Roma. Le para davvero tutte Sorrentino, nel primo come nel secondo tempo, impedendo alla Roma di portare a casa punti pesanti per ridurre il distacco dalla testa della classifica.
Tabellino:
Chievo (4-3-1-2): Sorrentino; Cacciatore, Tomovic, Gamberini, Jarosinski; Bastien, Radovanovic, Depaoli; Birsa; Inglese, Meggiorini
Roma (4-3-3): Alisson; Bruno Peres, Fazio, Juan Jesus, Kolarov; Nainggolan, Gonalons, Stootman; Gerson, Schick, El Shaarawy