I due giocatori hanno riportato il sorriso in Emilia: la magia di Berardi ha regalato il pari al Torino, la rete del centrocampista svizzero ha calato il tris contro il Benevento. I loro gol mancavano da mesi, che sono stati ripercorsi
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A volte ritornano. E mai fu così gradito, il ritorno al gol, per Domenico Berardi e Blerim Dzemaili. Mancavano, le loro prodezze, alle loro squadre e alla Serie A. Questione emiliana, dunque, che pare risolta. Berardi è da anni il fiore all’occhiello del Sassuolo, eppure le ultime stagioni sono state caratterizzate da infortuni e un generale digiuno in termini realizzativi che ha aperto a tanti interrogativi sull’effettivo valore del giocatore. Con la rete al Torino, però, ogni dubbio sembra esser stato accantonato. Un destro a giro, con il giocatore che è un mancino naturale, che si infila dove Sirigu non può arrivare. L’ultimo gol in campionato risaliva allo scorso 1° ottobre, nella disfatta dell’Olimpico contro la Lazio. Dopo aver diviso le giovanili tra Cosenza, nei pressi della sua città natale, e il Sassuolo, con i neroverdi ha la svolta della carriera che gli permette l’affermazione in ambito nazionale. E’ stato per diverso tempo un desiderio della Juventus, che ne ha detenuto parte del cartellino fino al periodo delle comproprietà, per poi diventare di recente uno dei giocatori considerati dal Napoli alla ricerca di un esterno in questa sessione di calciomercato.
Dal Canada con furore
Nel corso della passata stagione, Blerim Dzemaili passò al Montreal Impact, squadra di proprietà di Joey Saputo, lo stesso azionista di maggioranza del Bologna. Tuttavia, il suo arrivo in Canada non è bastato alla squadra per centrare i playoff in MLS (la cui stagione si sviluppa da marzo a dicembre), che peraltro ha visto trionfare il nostro Giovinco. I suoi ultimi gol in Serie A risalivano allo scorso 19 marzo, una delle ultime partite giocate con i rossoblu prima della parentesi canadese, per una doppietta al Chievo Verona. Oggi, ha ripetuto una delle sue reti tipiche: discesa da centrocampo, botta precisa all’angolino, sfruttando il piazzamento non impeccabile della difesa del Benevento. Elemento portante della nazionale svizzera, ha giocato con Zurigo e Bolton prima di essere portato in Italia dal Torino. Quindi il passaggio al Parma, poi le tre stagioni al Napoli e il trasferimento in Turchia col Galatasaray. Dopo una buona stagione al Genoa si è trasferito in Emilia nel 2016. Confermandosi tuttora una pedina fondamentale: appena rientrato, Donadoni lo schiera dal primo minuto, venendo ripagato a dovere.