Quello neutralizzato a Trotta, poi trasformato in rete dalla ribattuta di Stoian, è il quarto consecutivo respinto dal portiere della Sampdoria. È un record a livello europeo, con Ulreich che insegue a quota 3. Solo Higuain è riuscito a batterlo dal dischetto in questa stagione
All' Ezio Scida forse nessuno si aspettava una prestazione così disastrosa da parte della Samp. 4-1 e zero punti nella trasferta di Crotone. Giornata negativa un po' per tutti, compreso Viviano, protagonista di una goffa autorete in compartecipazione con Silvestre. Il portiere, nonostante un risultato deludente, ha avuto comunque modo di trovare una scusa per sorridere in questa brutta domenica, stabilendo un nuovo record. Il rigore parato a Trotta infatti, ribattutto poi in rete da Stoian, è stato il quarto consecutivo neutralizzato dal numero 2 blucerchiato in questa stagione.
Solo Higuain è riuscito a perforarlo, ma non è bastato per togliere la vittoria alla Samp contro i bianconeri. Dagli 11 metri si sono poi invece dovuti arrendere al portiere fiorentino Politano, Florenzi, Ricardo Rodriguez e oggi Trotta. Quattro super interventi, tra il 17 dicembre e oggi, decisivi però per conquistare appena tre punti, quelli dell'Olimpico contro la Roma. Con l'ultimo riflesso sull'attaccante del Crotone, Viviano è diventato il miglior pararigori nei principali campionati europei, superando Ulreich del Bayern Monaco, fermo a 3.
Quattro rigori li aveva parati anche nel 2015-16, di cui tre consecutivamente a Birsa, Berardi e Candreva. La percentuale però era più bassa perché ne aveva subito allo stesso tempo 5. La scorsa stagione aveva ipnotizzato Caprari, oggi suo compagno, in Pescara-Sampdoria dopo essere stato spiazzato da Nestorovoski e da Totti, nell'ultimo gol dell'ex capitano giallorosso in campionato all'Olimpico. In totale in maglia blucerchiati fanno 9 penalty parati su 17 totali, ovvero quasi la metà.
Milan-Sampdoria, Viviano para il rigore di Ricardo Rodriguez (fonte foto Getty)
"Non rivelo i miei segreti"
A Genova ha migliorato la sua tecnica, ma la dote di non farsi superare facilmente dal dischetto Viviano ce l'ha sempre avuta. Anche a 20 anni, quando respinse il suo primo tiro dagli 11 metri, dando un dispiacere a Colacone (il primo anche a trafiggerlo su penalty) e consentendo al Brescia di strappare un buon 2-2 contro il Modena. Il 2 maggio 2010 arrivò la prima gioia anche in Serie A. Rigore parato a Jaime Valdes e Bologna che raccolse un ottimo punto dalla trasferta sul campo dell'Atalanta. In totale nella massima serie Viviano ha dovuto fronteggiare 38 conclusioni dal dischetto, neutralizzandone 13 di questi, compresi un tiro calciato fuori dal rigorista e uno mandato sul palo. A questi si aggiugono 6 rigori ribattuti in serie B e uno in Coppa Italia, tutti con la maglia del Brescia. Il prossimo obiettivo è raggiungere Andrea Consigli, al terzo posto a quota 15 tra i portieri ancora in attività, mentre a lungo raggio il sogno è eguagliare Gianluca Pagliuca, record men in Serie A, con 31 calci di rigore respinti, e con la Samp, 11. "Poterlo raggiungere e superare sarebbe un onore perché lui è un mostro sacro - aveva detto tre settimane fa, dopo aver ipnotizzato Rodriguez -. Però vorrei che le parate portassero punti. Contro i calabresi non ha impedito la sconfitta dei suoi, ma si è avvicinato ulteriormente a Pagliuca. Di rivelare i trucchi del mestiere però non ne ha alcuna intenzione: "I miei segreti non ve li rivelo - le sue parole a "l'Originale" qualche giorno fa -, anche se non ne ho uno in particolare. Non mi alleno, cerco di guardare un po' l'avversario e un po' il pallone. A volte conta anche l'istinto. Nella scorsa stagione parai un rigore a Caprari con una una mano rotta e dopo lo rimproverai: «Non sei stato intelligente, hai calciato dalla parte della mano buona».