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Milan, 180’ decisivi: tutto è possibile

Serie A

I rossoneri, reduci dal ko nella finale di Coppa Italia, si giocano l'Europa nelle ultime due partite di campionato. Il piazzamento in campionato potrebbe far dipendere le sorti del ds Mirabelli: nel caso "saltasse", il nome legato all'attuale proprietà sarebbe quello di Walter Sabatini, che si è liberato da Suning

ATALANTA-MILAN LIVE

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Sfumata la possibilità di centrare l'Europa attraverso la Coppa Italia, il Milan si gioca tutto nelle ultime due partite di campionato. Partiamo da un presupposto: il Milan attuale, quello targato Fassone-Mirabelli, proseguirà con Rino Gattuso in panchina. Il piazzamento in campionato, però, potrebbe cambiare le carte in tavola. Da questo potrebbero dipendere le sorti del direttore sportivo: se il Milan non dovesse arrivare all'Europa, infatti, rischierebbe la poltrona di Massimiliano Mirabelli e in questo caso il nome legato all'attuale proprietà sarebbe quello di Walter Sabatini, che si è liberato da Suning.

Qualora invece ci fosse uno stravolgimento totale in società al Milan, ovvero una proprietà affidata al fondo Elliott - che ha prestato i soldi alla società cinese - allora il fondo Elliott potrebbe puntare su un'area tecnica completamente nuova: al fondo piacerebbe portare l'accoppiata Giuntoli-Sarri in rossonero, uno scenario che a oggi va considerato più una suggestione che una reale possibilità (per verificarsi si dovrebbe stravolgere totalmente quello che è il Milan di oggi e inoltre la clausola rescissoria di Sarri è valida ancora per pochi giorni).

Il caso Donnarumma

Non è certamente una partita a cambiare la valutazione di Donnarumma, che ha vissuto una delle serate più buie mercoledì sera all'Olimpico, ma va ricordato che al di là dei due brutti errori, nella stessa partita ha fatto una parata difficilissima su Dybala. Quello che rimane il miglior 1999 in circolazione nel suo ruolo potrebbe sì essere sacrificato, ma solo per questioni economiche. In definitiva, è probabile che siano le ultime due partite al Milan di Gigio Donnarumma, ma non certo per la prestazione in finale di Coppa Italia.