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Milan, countdown per la sentenza del TAS: con Elliott per riavere l'Europa

Serie A

Inizia il conto alla rovescia che porterà la delegazione rossonera all'udienza e poi alla sentenza di oggi. Il Milan si gioca le sue carte, forte della nuova proprietà rappresentata da Frank Tuil, rappresentante diretto del fondo Elliott

MILAN, OGGI LA SENTENZA DEL TAS

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Il Milan debutta al Tas per non restare fuori da quello che negli ultimi decenni ha considerato il proprio palcoscenico naturale. Nella mattinata del 19 luglio, alle 9.30, per la prima volta nella sua storia, si presenterà davanti al Tribunale arbitrale dello sport di Losanna con non poche chance di vedere quanto meno modificato il verdetto con cui la Uefa lo ha escluso per una stagione dalle competizioni europee, vanificando la qualificazione all'Europa League. La decisione del TAS è attesa nel giro di poche ore con una procedura d'urgenza, visto che il 26 luglio si gioca il secondo turno preliminare, e in caso di conferma della sentenza l'Atalanta lascerebbe il posto alla Fiorentina prendendo quello del Milan nella fase a gironi. I tre arbitri indipendenti possono respingere l'appello (escluso dalle coppe il club potrebbe percorrere nuovamente l'iter di Voluntary e Settlement Agreement per il triennio appena iniziato), oppure accoglierlo e a quel punto la palla tornerebbe alla UEFA, per la valutazione di un Settlement Agreement (sulle violazioni relative al 2014/2017): consentirebbe al Milan di giocare in Europa League, ma con sanzioni economiche e limiti alla registrazione dei giocatori in coppa, oltre al rispetto dei parametri di bilancio previsti dal fair play finanziario. Il Milan probabilmente sosterrà nuovamente di non aver ricevuto pari trattamento rispetto ad altri club (alla Uefa aveva chiesto invano l'accesso ai dossier di Psg, Manchester City e Inter). E potrà puntare sulla nuova svolta societaria, con Elliott che ha preso il controllo subentrando all'inadempiente Li Yonghong, la cui incapacità di rifinanziare il debito è stata fra i fattori che hanno spinto la UEFA a negare il Settlement Agreement, assieme alla scarsa credibilità dei business plan presentati.

La delegazione Milan a Losanna

Ora è azzerato il debito e il club ha una proprietà nota e solida (seppure UEFA e FIFA non vedano di buon occhio i fondi), che ha inviato a Losanna un rappresentante, Frank Tuil, al fianco di Marco Fassone (ad rossonero) e del pool di legali, composto da Roberto Cappelli, Andrea Aiello dallo svizzero Antonio Rigozzi, specializzato in arbitrati sportivi. Deciderà un collegio di tre arbitri indipendenti, presieduto da Ulrich Haas, tedesco nato in Svizzera, che ha partecipato a storici arbitrati, fra cui quello del 2015 che ha respinto il ricorso di Valentino Rossi sulla penalità subita in Malesia dopo l'incidente con Marc Marquez, o quello che nel 2012 ha riconosciuto Alberto Contador colpevole di doping. L'arbitro scelto dal Milan (dalla lista del TAS) è lo svizzero Pierre Muller, ex giudice della corte del Canton Vaud, mentre il terzo, scelto dalla UEFA, è Mark Hovell, ex avvocato del sindacato dei calciatori inglesi, che ha partecipato ad alcuni fra i principali casi di ricorso contro FIFA e UEFA per casi di corruzione, razzismo e fair play finanziario.