Inter, Lautaro Martinez: "Fortunato ad avere Icardi, mi chiamava anche prima che arrivassi in Italia"

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L'attaccante argentino ha parlato di questi primi mesi all'Inter, sottolineando di aver stretto un'amicizia particolare con Mauro Icardi: "Sono fortunato ad averlo incontrato, mi aiuta a migliorare"

INTER-LIONE, IL RACCONTO DEL MATCH

Sei partite, nemmeno giocate per intero, tre gol ed un assist. Si parla sempre di calcio estivo, ma i primi lampi di Lautaro Martinez non sono davvero mancati. L’Inter e Spalletti cominciano a godersi 'El Toro', capace di ambientarsi velocemente nel nuovo mondo nerazzurro. Sfrontatezza e voglia di imparare, ingredienti fondamentali per crescere e per adattarsi immediatamente ad un campionato difficile come quello italiano. "Il gol è stato bello, sono felice, ma sta andando molto bene tutta la preparazione" le parole dell'argentino. "Stiamo lavorando su quello che ci chiede l’allenatore, iniziare a giocare partendo da dietro, regolarci in base alla difesa che abbiamo, e come siamo organizzati nelle linee. Dobbiamo continuare su questa strada, perché si avvicina l’inizio delle competizioni e bisogna essere pronti".

Differenze Italia-Argentina

La serie A tutta da scoprire, comprendendo le notevoli differenze rispetto all’Argentina: "Ci sono e sono molte, perché qui si gioca un calcio più dinamico, più veloce, persino i campi cambiano moltissimo rispetto all’Argentina. Ma la pressione è la stessa, il lavoro giorno per giorno anche. I compagni sono importantissimi perché io mi senta a mio agio nel nuovo ambiente. Icardi? Prima ancora che sbarcassi in Italia mi chiamava, appena arrivato mi ha cercato per chiedermi se mi serviva qualcosa, sono fortunato ad avere un compagno come lui. Tutto quello che fa, dentro e fuori dal campo, mi aiuta a migliorare nella quotidianità".

Il ruolo

Lautaro Martinez poi si sofferma sulla sua posizione in campo, cambiata da qualche anno: "Da trequartista avevo giocato da più piccolo, poi al Racing la casella era occupata e sono stato spostato più avanti. Ma posso stare lì, o fare la seconda punta: basta essere utile. Il tecnico mi sta aiutando tantissimo. In fondo vengo da un altro tipo di calcio, sto imparando la lingua, devo migliorare per poter dare il massimo. I tifosi? Sento tanto affetto. Mi piace, ma devo guadagnarmelo. E cercherò di superarmi sempre, perché aumenti ancora il supporto della gente. Il calore dei tifosi è fondamentale per crescere, per uno come me".