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Serie A 2018: quanti gol dal calciomercato

Serie A

Dopo la timidezza del primo appuntamento (a segno soltanto Inglese e Pasalic) i nuovi acquisti si sbloccano in massa alla seconda giornata di campionato. Il cambio di maglia ha mandato in gol un difensore, un centrocampista, due trequartisti e tre attaccanti

SERIE A, RISULTATI E CLASSIFICA

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Per alcuni di loro si tratta di una vera e propria prima volta, per altri invece si può parlare di un gradito ritorno. Tra loro ci sono tanti volti nuovi sconosciuti o quasi alla Serie A, alcuni vengono da campionati stranieri, altri invece in Italia hanno già giocato nei campionati minori o negli anni precedenti: parliamo dei tanti gol arrivati dal… calciomercato in questa seconda giornata di Serie A. Perché se nel primo turno della nuova stagione ad andare a segno dei 'nuovi' sono stati solo Roberto Inglese (arrivato al Parma dal Napoli) e Mario Pasalic (acquisto estivo dell'Atalanta), nell'ultimo weekend i gol dei nuovi acquisti sono stati davvero numerosi e in alcuni casi decisivi. A realizzare la prima rete con la nuova maglia sono stati Christian Kouame e Krzysztof Piatek per il Genoa, Samuel Mraz per l'Empoli, Stefan de Vrij e Soualiho Meité nella sfida di San Siro tra Inter e Torino, Gerson per la Fiorentina e Kevin-Prince Boateng per il Sassuolo.

Christian Kouame (Genoa)

Fisico imponente e rapidità d'esecuzione, questo giovane attaccante classe 1997 che in estate il Genoa ha prelevato dal Cittadella ha subito dimostrato di capire come funziona la Serie A. Attacco alla profondità e sinistro preciso in diagonale, una rete – quella realizzata all'esordio in maglia rossoblù – dopo 18 minuti di gara contro l'Empoli che alla fine è valsa i tre punti (2-1) alla sua squadra. Durante l'estate il calciatore è stato vicino al Cagliari, ma l'irruzione nell'affare della società del presidente Preziosi ha fatto la differenza. Rete, balletto per esultare e pensiero nobile: Koume infatti ha dedicato la rete alle vittime della tragedia del Ponte Morandi di Genova.  

Krzysztof Piatek (Genoa)

I 4 gol realizzati al Lecce in Coppa Italia hanno tanto la sensazione di essere solo un breve assaggio di quella che potrebbe essere la stagione di questo attaccante polacco che il Genoa ha prelevato dal Mks Cracovia Ssa. Inserimento e tocco perfetto sull'assist di Criscito nella gara contro l'Empoli, la prima in campionato con la nuova maglia: una rete da attaccante vero. I paragoni importanti iniziano puntualmente ad arrivare, Ballardini sa di avere tra le mani un potenziale campione: "Ho paura a parlare di Piatek perché mi sembra un attaccante completo e un giocatore molto forte, nella testa, nel fisico e nella qualità. Ho la sensazione che possa diventare un giocatore importante. Lo dico sottovoce…", le parole dell'allenatore del Genoa dopo il successo sull'Empoli.

Samuel Mráz (Empoli)

La prima gioia italiana per questo attaccante slovacco classe 1997 è arrivata proprio nei minuti finali della gara del Ferraris contro il Genoa: una rete che non ha permesso all'Empoli di evitare la sconfitta, ma il primo marchio in quella che è la sua nuova vita in Serie A. Gol, numeri e talento: la società toscana lo ha acquistato in estate dallo Zilina, una scommessa che in casa Empoli sono certi di poter vincere.

Stefan de Vrij (Inter)

Il difensore olandese non ha certamente bisogno di presentazioni: gli anni trascorsi in maglia Lazio lo hanno fatto conoscere in tutto il mondo, l'Inter lo ha portato a Milano a parametro zero strappandolo a una nutrita concorrenza che vedeva il Barcellona in prima fila. Fase difensiva – il suo mestiere – come sempre ad alti livelli, ma anche il colpo di testa (marchio di fabbrica del difensore) del momentaneo 2-0 contro il Torino: prima rete in maglia nerazzurra per l'olandese che lo scorso anno con la Lazio ha realizzato 6 reti in campionato.

Soualiho Meité (Torino)

Al Torino è arrivato questa estate dal Monaco nell'ambito dell'operazione che ha portato nel Principato Barreca, ma questo centrocampista dal fisico imponente – caratteristica che ha subito colpito Mazzarri fino dal primo giorno di ritiro – ha dimostrato di adattarsi rapidamente alla Serie A. Gol a San Siro contro l'Inter per il definitivo 2-2, ma – rete a parte – una prova di alto livello per tutti i 90 minuti: sempre in campo nei primi due match di campionato, la sensazione è che difficilmente Mazzarri rinuncerà a questo centrocampista classe 1994 durante il corso della stagione.

Gerson (Fiorentina)

Alla Roma lo portò Walter Sabatini nell'estate del 2016, dopo un importante investimento economico per strapparlo al Fluminense e a una nutrita concorrenza in giro per l'Europa. Qualche sprazzo di talento puro soffocato però forse dalle tante aspettative nei suoi riguardi durante le stagioni in giallorosso, adesso il trasferimento alla Fiorentina e primi segnali di rinascita: un gol e un assist, nella sfida contro il Chievo, 75 minuti in campo da protagonista assoluto nella prima in maglia viola.

Kevin-Prince Boateng (Sassuolo)

Di lui si conosce tutto o quasi, in campo così come della sua vita lontano dal rettangolo di gioco. Quella di tornare in Italia a distanza di anni dalla doppia avventura con la maglia del Milan è stata una scelta di cuore, Roberto De Zerbi – l'uomo che lo ha voluto con insistenza nel suo Sassuolo –  ringrazia. Un calcio di rigore pesantissimo (quello del 2-2 finale) realizzato all'ottavo minuto di recupero nella gara della Sardegna Arena contro il Cagliari e – gol a parte – una nuova prova da leader e trascinatore della formazione neroverde che si aggrappa al suo talento e alla sua personalità per una stagione da protagonista in Serie A.