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Napoli-Roma, le chiavi tattiche della sfida

Serie A

Federico Aquè

Ancelotti ha già trasformato gli azzurri, che restano la squadra più vicina alla Juventus, mentre Di Francesco, dopo aver trovato un assetto stabile, ha bisogno di continuità anche nei risultati per risalire la classifica

NAPOLI-ROMA LIVE

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Il turno in Champions League ha confermato il gran momento di forma del Napoli, a un passo dal battere il PSG a Parigi e bloccato sul 2-2 solo da una magia all’ultimo minuto di Di María; ma ha anche restituito il sorriso alla Roma dopo la brutta sconfitta contro la SPAL. La squadra di Eusebio Di Francesco ha superato agevolmente per 3-0 il CSKA Mosca, mostrando il suo lato migliore dopo aver mostrato quello più oscuro appena pochi giorni prima nella partita casalinga di campionato. Per ammissione degli stessi giocatori, l’assenza di continuità è il male di questa prima parte di stagione della Roma, che dopo aver vinto una volta nelle prime sei partite (all’esordio in campionato contro il Torino) aveva messo in fila quattro successi consecutivi, prima di venire appunto sconfitta dalla SPAL.

I punti fermi della Roma

Almeno a livello tattico Di Francesco sembra però aver trovato continuità dalla svolta nel derby, vinto dopo l’ingresso di Lorenzo Pellegrini da trequartista nel 4-2-3-1. Il tecnico giallorosso non ha più cambiato sistema e ha continuato a dare fiducia a Pellegrini, che in quella posizione può garantire sia qualità nelle combinazioni strette che dinamismo per andare in profondità dietro Dzeko e compensare i suoi movimenti in appoggio per facilitare la manovra. In questo ruolo Pellegrini è letteralmente fiorito, rivelandosi l’elemento decisivo per equilibrare la fase offensiva della Roma. Nessuno poteva immaginarlo a inizio stagione.

Di tutta la sequenza di passaggi che ha mandato in gol Dzeko contro il CSKA Mosca, il momento più importante è quando Pellegrini si fa trovare dietro il centrocampo avversario, scambia con El Shaarawy e di esterno spalanca la porta a Dzeko.

Per Pellegrini non sarà comunque semplice trovare spazi tra la difesa e il centrocampo del Napoli, che, da quando è passato al 4-4-2 contro la Fiorentina, ha migliorato la propria fase difensiva tanto da contenere due dei migliori attacchi d’Europa, quelli del Liverpool e del PSG. Nelle ultime nove partite tra campionato e Champions gli azzurri hanno subito sei reti, le stesse subite nelle prime tre giornate, e hanno mantenuto la porta inviolata in ben sei occasioni.

I momenti della partita

La squadra di Ancelotti non ha rinunciato al recupero alto della palla, ma allo stesso tempo può decidere di abbassarsi e tenere corte le distanze tra i reparti, alternando i due atteggiamenti a seconda dei momenti della partita e della qualità degli avversari. Non è quindi scontato che il Napoli domini il possesso come negli ultimi due incroci con i giallorossi al San Paolo, e in alcune fasi della partita è possibile che gli azzurri lascino giocare la Roma puntando piuttosto a difendersi a centrocampo comprimendo gli spazi per negare ricezioni tra le linee, come fatto con grandi risultati contro il Liverpool.

Anche alla squadra di Di Francesco toccherà comunque gestire le fasi di intensa pressione del Napoli, e per questo avrà bisogno di qualità e coraggio per non perdere presto la palla, spostando così la partita nella sua metà campo. In questo senso è molto importante il recupero di Kolarov, il regista esterno che dovrebbe tornare titolare a sinistra, e come sempre sarà fondamentale il contributo nel ripulire i palloni sporchi di Dzeko, un maestro in questo aspetto del gioco, che può garantire una scorciatoia per aggirare il pressing azzurro alzando subito la palla. Il bosniaco sembra avere un feeling particolare con il San Paolo, dove ha segnato quattro gol nelle ultime due trasferte. Se invece la Roma sceglierà di manovrare con più pazienza, Pellegrini avrà un ruolo cruciale, sia aggiungendosi al centrocampo che chiudendo i triangoli sulle fasce per dare continuità al possesso e trovare spazi dietro le linee di pressione del Napoli.

Le scelte di formazione

Dopo aver finalmente trovato un assetto stabile, le scelte di formazione di Di Francesco non dovrebbero riservare sorprese, specie dopo il piccolo problema muscolare accusato da Florenzi. Il terzino destro è in dubbio e al suo posto in difesa dovrebbe giocare Santon, fosse stato a disposizione avrebbe potuto giocare in una posizione più avanzata al posto di Ünder, una soluzione già sperimentata nel derby che avrebbe garantito maggiore copertura contro la fascia sinistra del Napoli. Con Ünder, invece, la Roma resta ovviamente più pericolosa in attacco.

Intuire le scelte di Carlo Ancelotti è più difficile, non solo per le abituali rotazioni ma anche per le alternative a disposizione del tecnico del Napoli. Contro il PSG gli azzurri hanno riproposto il sistema fluido già sperimentato contro il Liverpool che prevedeva la difesa a 3 in fase di possesso, con l’inserimento di Maksimovic come terzino bloccato di fianco ad Albiol per migliorare la resistenza al pressing, e invece il ritorno al 4-4-2 in fase difensiva. In questo modo il Napoli è riuscito ad assicurarsi l’occupazione di tutti i corridoi in fase di possesso, per giocare con qualità sia tra le linee che in ampiezza, con le posizioni larghe di Mário Rui e Callejón, e copertura degli spazi in fase difensiva.

Contro il PSG la squadra di Ancelotti ha manovrato con brillantezza tra le linee e ha attaccato bene in ampiezza, come nelle azioni che hanno portato alla traversa di Mertens e al gol di Insigne.

Questo sistema ibrido non si è ancora visto in campionato, perché Ancelotti finora ha preferito schierare a destra due terzini classici come Hysaj e Malcuit, abituati quindi ad accompagnare l’azione salendo sulla fascia. L’altra scelta delicata per gli equilibri della squadra riguarda l’esterno sinistro di centrocampo, che in realtà è un ruolo ibrido che deve assicurare continuità nel possesso e presenza tra le linee come una mezzala e copertura dello spazio esterno in fase difensiva. A Parigi quella posizione è stata occupata da Fabián Ruiz, che ha giocato una grande partita, ma al suo posto potrebbe rientrare Zielinski, che assicurerebbe maggiore pericolosità nell’ultimo terzo di campo.

Negli ultimi anni Napoli e Roma si sono divisi le prime posizioni alle spalle della Juventus, in questa prima parte di campionato, però, solo gli azzurri si stanno confermando ai vertici della classifica. Per la squadra di Di Francesco una vittoria sarebbe importante non solo per dare continuità alla bella prestazione contro il CKSA Mosca, ma anche per accorciare le distanze con le zone di classifica che è stata abituata a frequentare in questi anni. Il Napoli invece sembra ancora la più seria candidata a tenere aperta la lotta scudetto con la Juve: visto il ritmo tenuto dai bianconeri, la squadra di Ancelotti non può concedersi passi falsi.