In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Zidane, videomessaggio romantico: “Forza Juve, spero di tornare a Torino” (ma la panchina non c’entra)

Serie A

Messaggio del francese (anche) per i suoi vecchi tifosi juventini. Zizou ha ancora un grande ricordo del club ed esclama “Forza Juve”, dopo un: “Spero di vederci presto a Torino”. Ma la frase non è legata alla panchina bianconera…

I MIGLIORI 50 ALLENATORI DEL 2018

SOLARI: “ZIDANE? NESSUN PARAGONE”

Condividi:

“Un saluto da Madrid, speriamo un giorno di vederci presto a Torino e passare del tempo insieme. Forza Juve”. Firmato? Zinedine Zidane. Tanto affetto e un pizzico di nostalgia, ma nessuno salti a conclusioni troppo affrettate: il messaggio del francese è solo per gli amici di “Z5”, il centro di calcio a cinque con quattro campi coperti creato proprio da Zidane a Torino. Come quello in via Enrico Fermi altri quattro sparsi per la Francia, nessuno - per esempio - in Spagna: simbolo che Torino non è stato solo un atto dovuto ma una città rimasta per davvero del cuore di uno dei migliori “10” della storia del calcio. Cinque stagioni e sei trofei, nonostante quella Champions sempre sfuggita per due volte in finale e che poi diventerà un po’ la sua coppa, da allenatore. Ecco perché l’intreccio e l’affetto tra Zizou e il mondo bianconero è sempre stato speciale.

Passato

Arrivato a Torino nel 1996 per 7 miliardi e mezzo di lire, se ne andrà nel 2001 a 150, diventando al tempo il giocatore più pagato della storia del calcio. In mezzo un grande amore, tutto bianconero: il primo gol di sempre da juventino vero nella partita più sentita di tutte, contro l’Inter, dunque subito una Supercoppa Europea, un’Intercontinentale, la finale persa contro il Borussia e uno scudetto. Poi ripetuto anche l’anno successivo. Il totale farà 212 partite con 31 gol, di cui 24 in Serie A. Prima di perdere un’altra finale e vincerla però al primo colpo col Real nel 2002: “Rimpianti con la Juve? - disse una volta a Goal.com - tantissimi, almeno una Champions avremmo dovuto vincerla”. Poi l’addio, triste, come sempre accade quando un fuoriclasse del genere lascia la squadra, anche se con quei soldi la Juve costruirà i successi del futuro prendendo Buffon e Thuram dal Parma più Nedved dalla Lazio.

Stima

Poi c'è quel legame: rimasto sempre forte, fortissimo, anche a distanza e anche se la storia dello Zidane stravincente si è legata molto di più al blanco del Real Madrid, soprattutto da allenatore. Ma anche in quegli anni i messaggi sono sempre arrivati, forti e chiari come al tempo della semifinale del 2016 che poi lo porterà alla sua prima Champions in panchina vinta contro l’Atletico Madrid: “Forza Juve, sempre! Sono contento per il loro scudetto: li porto sempre nel mio cuore”. Stesso copione ripetutosi poi anche la scorsa stagione nei quarti di finale poi decisi dal CR7 ancora madridista: “La Juve mi ha accolto come una famiglia, venivo dalla Francia e ho bei ricordi a Torino. In cinque anni lì ho imparato moltissimo, sia come calciatore che come persona. La Juve è un po’ il Real Madrid d’Italia. Due squadre con lo stesso DNA, vogliono vincere e combattere. Allenare a Torino? Mai dire mai”. Certo, e per ora Zizou resta soltanto un grande tifoso bianconero.

Ecco alcune foto del centro “Z5” di Torino: quattro campi coperti più un angolo ristorazione e una boutique Adidas (foto Instagram @z5torino)