Atalanta-Inter, Spalletti in conferenza: "Nainggolan? Difficile giochi. Mourinho? Se stuzzichi il leone, ruggisce"
Così Spalletti in sala stampa: "Insidia massima, l'Atalanta vale l'alta classifica. Gagliardini un esempio come Joao Mario e Dalbert. Stadio? Sono contento che Inter e Milan collaborino tra loro per rendere San Siro ancora migliore"
Obiettivo Bergamo. L'Inter arriva all'Atleti Azzurri d'Italia dopo l'ottimo pareggio contro il Barcellona in Champions League. Secondo posto in campionato e 25 punti per i nerazzurri. Campo ostico però, negli ultimi 10 anni sono arrivate soltanto due vittorie. Segui LIVE la conferenza di Luciano Spalletti sul sito di Sky Sport.
Spalletti su Sky Sport: "Mourinho? Se stuzzichi il leone, poi ruggisce"
Cosa temo dell'Atalanta? Tiri in porta, gol subiti, occasioni da gol, tutto. Sono una delle prime squadre del campionato, poi Gasperini è uno che fa bene al calcio. Rende il gioco di qualità, molto moderno. Chi è più stanco? Diventa facile fare questi calcoli. Ci sono partite di livello, come quella con il Barcellona. Ma dalla gara di martedì a quella di domani ti permette un po' di recuperare. Qualcosa cambierà riguardo la formazione. Gagliardini? E' già forte di testa, è un professionista vero e con la P maiuscola. Quando si allena da solo è uno spettacolo, probabilmente sarà della partita perché se lo merita. Gli insulti a Mourinho? Ci è tornato lui stesso, a mente fredda non l'avrebbe rifatto e questo ci mette d'accordo. La ritengo una piccola reazione che fa parte dello spettacolo, non è scorretta per ciò che lui ha dovuto sopportare. Ciò che è scorretto è sentire persone che offendono costantemente, questo sì. A questi bisogna andare addosso. Se stuzzichi il leone poi ruggisce. Ma è stato solo un ruggito, non ha dato la dentata. A me è successo diverse volte e spero di essere migliorato.
Quanto sono stati importanti Asamoah e Nainggolan nel corso di questo inizio stagione?
Quando si fanno a fare dei nomi si perde di vista il lavoro di gente come Vecino, Gagliardini o di altri. Dalbert ha fatto bene e meriterebbe di più, ma stesso discorso per Asamoah, che è lo stesso ruolo. Dicevate che Icardi e Lautaro devono giocare insieme, poi è normale che con tante partite tutti abbiamo bisogno di un gruppo di calciatori forti. Se Lautaro e Icardi giocassero insieme costantemente, probabilmente ci vorrebbero due Lautaro e due Icardi per il livello di squadra che siamo. Ci sono momenti dove alcuni riescono ad essere più in condizione di altri. Chi è veramente penalizzato sono quei giocatori che ho escluso dalla Champions: Gagliardini, Joao Mario e Dalbert. A loro vanno fatti i complimenti, davvero. Quando i tuoi compagni vanno a giocare in Champions tu sei in palestra, da solo, ed è lì che viene fuori la qualità della persona, è lì che viene fuori il calciatore. L'autostima di ognuno di loro.
Ti aspetti qualcosa in più da Perisic?
Andiamo a vedere i numeri. Siamo contentissimi di averlo scelto spesso, riesce con le sue galoppate a portare un contributo per gli altri. Per i gol. Io lo metterei dentro la qualità della squadra, è uno di quelli che ha fatto meglio.
Favorevole a giocare in un nuovo stadio?
Sono contento che sia stato trovato questo accordo, che tra Milan e Inter ci sia collaborazione per lo stadio. Sono club importanti e possono dare un risultato di qualità. A me San Siro piace già com'è adesso, è piaciuto a tutti. Quei livelli di qualità che circondano l'impianto sono molto alti. Io sono per andare avanti, per credere che ci sia sempre la possibilità di migliorare. Se due colossi come Inter e Milan si mettono d'accordo sicuramente lo faranno ancora migliore di quello di ora. E dovranno far credere a chi viene a vedere le partite di essere nel salotto di casa sua, con innovazioni tecnologiche e altro.
Più difficile preparare una partita con l'Atalanta o con il Barcellona?
Bisogna considerare la maturità dei calciatori. Questa è l'occasione per vedere che livello di maturità abbiamo raggiunto. Una striscia di buoni risultati è stata fatta anche l'anno scorso e nei campionati precedenti, ma poi è difficile rimanere costanti. Con quelli che sono stati i risultati che hanno fatto insieme, è chiaro che tutto diventa una conseguenza di un amore infinito tra tifosi e squadra. Ed è una cosa buona anche per noi, ci vogliono cadenze e risultati continui, ci vuole il giusto atteggiamento, di quelli che si inizia oggi e non si sa come si va a finire. Bisogna migliorarsi e dare sempre più soddisfazioni al popolo interista
La vittoria dello United è un segnale che la Juve non è imbattile?
Loro sono i più forti di tutti, e saranno quelli che vinceranno il campionato. Però ci sono squadre e difficoltà durante lo scorrimento della Serie A che possono minare queste certezze e queste qualità. Tutte le altre squadre dovranno essere impeccabili, e dovranno veramente cercare di fare l'impossibile. E ogni tanto si è verificato l'impossibile. Bisogna crederci e non mollare mai, avanzando sempre di più.
La striscia positiva dell'Inter?
E' quello che dovevamo fare, il nostro deve essere un campionato di questo livello. Se per un periodo decidi di prendertela comoda è chiaro che per un altro periodo devi andare a correre più forte, per me non c'è nessuna novità, me l'aspettavo così. Anche se poi queste strisce di buoni risultati danno convinzione, stimolano i giocatori. I buoni risultati non ti danno il diritto di poter mollare di un centimetro però, tanto meno se l'avversario si chiama Atalanta
Sugli interpreti a centrocampo...
Per il centrocampo si possono usare tutte e due le cose senza andare a rischio di poter fare delle suddivisioni precise. Il vertice alto, o il vertice basso, è facilmente scambiabile durante le fasi di gioco. Spesso in un centrocampo a tre, si modifica da solo nello scorrimento della partita, e trova entrambe le soluzioni in diverse impostazioni. Nello sviluppo del gioco possiamo anche trovare un 4-3-3. Ciò che fa la differenza è che la squadra avversaria ha un playmaker di qualità, che detta il ritmo. E' un osservato speciale e tutti devono dargli più attenzione, per cui non c'è differenza e si va avanti così
Nainggolan sarà della partita?
Difficile che giochi, ha tentato di fare quello a cui ci ha abituato. Si è messo a disposizione e ha fatto anche bene, ma è chiaro che è tornato un po' indietro per quanto riguarda la sua condizione. Penso che per lui sia difficile poter essere della partita, ma va apprezzato il suo volerci essere e la sua disponibilità
Come sta Lautaro Martinez?
Sta bene, sta vivendo questo momento come Miranda in alcune partite, o come altri giocatori.
Come commenta il gesto di Mourinho?
Mourinho stesso ha detto che a freddo non lo rifarebbe. Questo ci trova tutti d'accordo nei commenti, però poi ci sono pressioni emotive soprattutto in determinate partite che vanno a sommarsi, il rischio di cadere in qualche piccola reazione c'è. Io faccio quel lavoro e lo so bene. Se poi vai a stuzzicare un leone, il leone ruggisce
Qual è il coefficiente di difficoltà per la sfida con l'Atalanta?
"Non so quale possa essere il massimo. Se è dieci, dico dieci. Può essere anche il massimo se noi non consideriamo che l'ultima partita della sosta è quella di domani. La prossima gara è un'estensione della Champions, è fondamentale perché l'Atalanta ha grandi numeri. Soltanto il fatto che non sia tra le primissime in classifica come nome non la fa essere lì, ma se si considerano i numeri che si porta dietro ci troviamo una squadra di alta classifica. Paga il fatto che all'inizio di stagione non sia riuscita a capitalizzare la mole di gioco che ha fatto e a fare gol per il gioco prodotto. Hanno più tiri in porta e occasioni da gol, in quel campo si esaltano. Hanno forza fisica e mentale. In tutto questo c'è di mezzo Gasperini, che fa bene al mondo del calcio. Influisce a renderlo più bello e moderno. Non c'è da falsare nulla, ai giocatori si presenta quel che troveremo domani".
Prima di andare in sala stampa, Spalletti ha risposto alle domande dei tifosi su Facebook
L'Atleti Azzurri d'Italia è un campo ostico per i nerazzurri, soltanto 2 vittorie negli ultimi 10 anni
Tra poco la conferenza stampa di Luciano Spalletti in vista dell'Atalanta