Gattuso ha molte assenze e dovrebbe schierare una formazione piuttosto sperimentale, Simone Inzaghi può sfruttare il momento d'emergenza dei rossoneri per vincere il primo scontro con una grande squadra
In questa prima parte del campionato, Lazio e Milan hanno avuto molte difficoltà negli scontri con le grandi squadre. Sia i biancocelesti che i rossoneri hanno perso contro le prime tre in classifica (la Juventus, il Napoli e l’Inter), a cui si aggiunge, per la Lazio, la sconfitta nel derby contro la Roma. La squadra di Simone Inzaghi ha in parte rimediato vincendo tutte le altre partite, a eccezione del pareggio contro il Sassuolo nell’ultima giornata, in pratica uno scontro diretto, vista la posizione dei neroverdi. Quella di Gennaro Gattuso ha invece perso più punti per strada, ad esempio pareggiando a Empoli e a Cagliari, e dopo una buona striscia di tre vittorie consecutive si è fermata contro la Juventus, semplicemente troppo forte per i rossoneri, decimati dagli infortuni e dalla scarsa forma di diversi giocatori.
In questo momento la Lazio conserva un vantaggio di un punto sul Milan, ma alle spalle premono diverse squadre: la Roma innanzitutto, ma anche il Sassuolo e l’Atalanta, che con quattro vittorie consecutive è in forte ascesa. La lotta per il quarto posto sembra insomma molto aperta, e basta poco per scivolare indietro in classifica. Più che una vittoria, però, a Lazio e Milan servirebbe una prova di forza, in una sfida contro una diretta concorrente, che consolidi la loro candidatura a quarta forza del campionato.
Gli esperimenti di Gattuso per affrontare le assenze
Vincere aiuterebbe soprattutto Gattuso, che deve gestire il peggior momento in fatto di assenze da quando si è seduto sulla panchina rossonera. In difesa il tecnico calabrese può contare su un unico centrale di ruolo, Zapata, a centrocampo deve fare a meno per tutta la stagione di due giocatori fondamentali come Biglia e Bonaventura, e in attacco mancherà invece Higuaín, dopo l’espulsione rimediata contro la Juventus.
La formazione del Milan sarà quindi piuttosto sperimentale. La carenza di difensori centrali apre la strada alla difesa a 3, con due terzini adattati come Abate e Rodríguez ai lati di Zapata. Questa soluzione rischia però di rendere troppo leggera la linea arretrata milanista, soprattutto se Simone Inzaghi schiererà Caicedo di fianco a Immobile, puntando quindi sugli scontri fisici e sulle palle alte. Abate e Rodríguez avrebbero molti problemi a contenere Milinkovic-Savic e Caicedo, e la Lazio potrebbe accontentarsi di fare le cose più semplici: alzare la palla da subito per guadagnare molti metri e crossare spesso facendo valere la sua superiorità fisica in area.
La partita contro la Juventus è stata indirizzata proprio dal mismatch fisico tra Rodríguez e Mandzukic.
Per aggiungere centimetri e forza fisica in difesa, Gattuso potrebbe inserire Stefan Simic, l’unico altro centrale di ruolo disponibile. Col Milan, però, Simic non ha ancora debuttato e in Serie A ha accumulato soltanto 9 presenze nella scorsa stagione con il Crotone. Il tecnico rossonero potrebbe persino arretrare Kessié nel vecchio ruolo di difensore centrale, ricoperto a inizio carriera prima di essere spostato in pianta stabile a centrocampo, durante il suo anno a Cesena. In quel caso, però, si aprirebbe un buco in mezzo al campo, e Gattuso dovrebbe recuperare uno dei centrocampisti ai margini, Montolivo, Bertolacci o Mauri, oppure arretrare Calhanoglu, che ultimamente è stato schierato da mezzala sinistra.
Il gioco del Milan dovrà quindi adattarsi ai tanti assenti e alle soluzioni d’emergenza studiate da Gattuso. A risentirne potrebbe essere in particolare l’uscita della palla dalla difesa. Senza Biglia e Romagnoli, diminuiscono infatti le possibilità di costruire dal basso in modo pulito, e il rischio è che le responsabilità a inizio azione ricadano quasi tutte su Rodríguez, il più portato, per la qualità del suo piede sinistro, a impostare con precisione prendendosi dei rischi. I suoi cambi di gioco verso destra, che i rossoneri sfruttano spesso per isolare Suso, saranno quindi ancora più importanti del solito.
Le alternative per facilitare l’uscita del pallone da dietro non sono molte. Gattuso potrebbe ad esempio arretrare Kessié sulla linea dei difensori, per farlo ricevere con meno pressione e affidarsi alle sue conduzioni palla al piede per far salire la squadra.
Più avanti il tecnico rossonero ha più margini di manovra. Cutrone dovrebbe naturalmente sostituire Higuaín, alle sue spalle dovrebbero muoversi Suso e Calhanoglu, che però non è in perfette condizioni, essendo rientrato in anticipo dal ritiro della Nazionale turca per un dolore al piede che si trascina dal derby con l’Inter di oltre un mese fa. Castillejo resta comunque un’opzione valida, soprattutto per allungare la squadra con le sue corse palla al piede nel caso in cui Gattuso decidesse di aspettare la Lazio a centrocampo o più in basso.
L'altezza media a cui recupera la palla il Milan, d'altronde, è tra le più basse del campionato. Occupare gli spazi nella propria metà campo, tenendo vicine le linee, è l’unico atteggiamento difensivo in cui i rossoneri si trovano a loro agio, e potrebbe non essere un male contro la Lazio, che va in difficoltà quando deve attaccare squadre chiuse.
I dubbi in attacco di Inzaghi
Sarà soprattutto la scelta del compagno di Immobile a indicare il modo in cui i biancocelesti proveranno a risalire il campo. Con Caicedo, Simone Inzaghi punterebbe più sulla fisicità e sui lanci lunghi, avendo come riferimenti sia l’ecuadoriano che Milinkovic-Savic. Con Luis Alberto, invece, aumenterebbero ovviamente le possibilità di manovrare palla a terra, soprattutto a sinistra, il lato su cui la Lazio preferisce costruire l’azione, accumulando i giocatori più tecnici e schierandosi con maggiore fluidità rispetto al lato opposto, in cui la manovra è meno palleggiata e più verticale. È probabile che il Milan punti a limitare la pericolosità dei biancocelesti negando gli spazi in cui avanzare, e per aprirli torna utile la pulizia del gioco corto di Badelj, che dovrebbe giocare al posto dell’infortunato Lucas Leiva, e che potrebbe trovare una buona intesa con Milinkovic-Savic e Luis Alberto.
La squadra di Simone Inzaghi si esalta soprattutto quando attacca in spazi ampi, come dimostrano il gol segnato da Parolo e il palo colpito da Immobile contro il Sassuolo.
L’anno scorso la trasferta contro la Lazio, arrivata alla terza giornata, aveva segnato un punto di svolta nella stagione del Milan. Fu infatti dopo la pesante sconfitta per 4-1 che Montella decise di passare alla difesa a 3, dando il via a un periodo di esperimenti che si chiuse con il suo esonero. I rossoneri si presero la rivincita con Gattuso, vincendo 2-1 al ritorno in campionato ed eliminando ai rigori i biancocelesti nella semifinale di Coppa Italia. Un altro risultato positivo sarebbe la medicina migliore in questo momento così delicato.