L'allenatore giallorosso commenta a Sky Sport l'incredibile rimonta subita nel finale dalla Roma, sopra di due gol e di due uomini a Cagliari. Anche per lui difficile trovare una spiegazione: "Non si può prendere un gol così. Limiti caratteriali? Sì, abbiamo dominato per 70' ma poi siamo stati troppo fragili"
Sembra quasi non crederci Eusebio Di Francesco, al quale tocca commentare un'altra partita che la sua Roma sembrava avere in mano e poi gettata al vento negli ultimi minuti. E come se non bastasse, con l’aggravante di essere rimontati di due gol e in vantaggio di ben due uomini. L'allenatore giallorosso, intervenuto ai microfoni di Sky Sport, non riesce a trovare troppe spiegazioni: "Gruppo intimidito dall’ambiente? Credo che per 70 minuti abbiamo cercato di chiudere la partita e non ci siamo riusciti: mi arrabbio vedendo scelte sbagliate e certi errori di alcuni ragazzi che magari per la troppa voglia di dimostrare qualcosa cercano la conclusione anziché passare la palla. Poi ci sono state situazioni assurde: la tattica oggi non c’entra, in campo c’era gente tale che non si può prendere un gol del genere al 95’. Episodi come questi minano le nostre certezze". Di Francesco insiste sui limiti caratteriali: "Ad un certo punto ho cambiato qualcosa perché non riuscivamo a gestire palla. Dal 70' in poi siamo stati troppo fragili dal punto di vista mentale. Anche il gol su calcio d’angolo: ho cambiato tipo di marcatura e siamo passati a uomo. Ma se non c’è l’attenzione giusta…".
"Bastone o carota? Non lo so più..."
La Roma paga anche le tante assenze per infortuni: "Avevo poche alternative in panchina – ammette Di Francesco – e come giocatori offensivi solo Pastore e Perotti che peraltro non sono ancora in grado di sostenere i ritmi che partite del genere impongono. Abbiamo tanti giocatori fuori, la situazione è questa. Oggi uno come De Rossi mi avrebbe aiutato a comunicare certe cose in campo". Di Francesco spiega poi le sostituzioni: "Penso che l’importanza dei miei cambi in ottica risultato sia stata relativa. Non avevo tanti altri giocatori, bisogna valutare anche a 360 gradi tutte le problematiche che mi portano a scegliere. Ci siamo abbassati troppo dopo i cambi? No, se fosse stato così non avremmo preso l’ultimo gol. Ho cercato di proteggere il 2-0, ma i nostri deficit lo hanno impedito". Infine, una battuta su come ripartire dopo una delusione del genere: "Non lo so – conclude Di Francesco – quest’anno ho utilizzato sia il bastone che la carota…".