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Milan, Higuain diventa un caso: a secco di gol da due mesi

Serie A

L’attaccante argentino, acquistato dal club rossonero per fare la differenza, non segna dallo scorso mese di ottobre: appena sette le reti in totale per lui, che adesso potrebbe anche rischiare di non essere riscattato

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Era stato acquistato in estate per fare la differenza e per permettere al Milan di provare a tornare a competere per i vertici in tutte le competizioni. Dopo diversi mesi dall’inizio della stagione, però, il rendimento di Gonzalo Higuain non è stato all’altezza delle aspettative. Lontani i momenti d’oro attraversati in Italia con le maglie di Napoli prima e Juventus poi, dopo un avvio di stagione a tratti confortante l’attaccante argentino pare aver perso quel killer instinct che lo ha reso celebre in tutto il mondo. C’è chi sostiene che il periodo complicato dell’ex Real Madrid dipenda dalle non ottimali condizioni fisiche, mentre altri sposano la tesi legata ad alcuni problemi mentali, con un Pipita deluso dalla nuova avventura in rossonero. La cosa certa è che Higuain è diventato un caso: numeri che preoccupano per il classe ’87, che con la maglia del Milan non va in rete da quasi due mesi esatti.

I numeri della crisi

Una situazione del tutto nuova, alla quale Higuain non era abituato. Appena 7 i gol segnati dal Pipita, che in stagione ha totalizzato 17 presenze. Di queste, 12 sono arrivate in campionato, dove fin qui le esultanze sono state soltanto 5, mentre 5 sono state le apparizioni in Europa League, torneo abbandonato con sole 2 reti messe a segno. Ma il dato più preoccupante è quello relativo all’astinenza da gol dell’argentino: se in Europa League l’ultimo acuto è arrivato addirittura in occasione della gara di andata tra Milan e Olympiacos dello scorso 4 ottobre, in Serie A Higuain non segna dallo scorso 28 ottobre, quando firmò una rete nel 3-2 rossonero contro la Sampdoria nella gara valida per la decima giornata di campionato. Da lì, un digiuno lungo quasi due mesi: nessun gol nei 90 minuti disputati contro il Genoa, niente da fare nemmeno nella sfida esterna contro l’Udinese. Poi il disastroso match contro la sua ex squadra, la Juventus, con il calcio di rigore fallito e l’espulsione per proteste. Saltati per squalifica i successivi incontri contro Lazio e Parma, Higuain non ha inciso nelle gare disputate dal Milan contro il Torino in casa e il Bologna in trasferta, terminate entrambe con il risultato di 0-0. Decisamente troppo per un attaccante del suo calibro, che proverà a scacciare la crisi nella partita del prossimo turno contro la Fiorentina, in programma sabato 22 dicembre: saranno 56, a quel punto, i giorni di digiuno da gol per il Pipita, chiamato a una reazione immediata.

Riscatto a rischio?

La scarsa vena realizzativa di Higuain potrebbe incidere anche nei discorsi relativi al suo futuro in rossonero. Una situazione non semplice quella che deve affrontare il Milan, che dopo le sanzioni arrivate dall’Organo di Controllo Finanziaro dei Club (CFC) della UEFA per le violazioni del Financial Fair Play nel triennio 2014-2017, sarà costretto a fare dei ragionamenti piuttosto complessi per poter operare sul mercato. Per riuscire a rispettare i paletti imposti dalla UEFA, la società rossonera sarà costretta a trovare un delicato equilibrio tra cessioni e arrivi. In questo senso potrebbe essere messa in discussione la posizione di Higuain, arrivato nell’ultima sessione di mercato in prestito a 18 milioni di euro con diritto di riscatto dalla Juventus: in considerazione della cifra molto onerosa da sborsare per poter riscattare l’argentino (36 milioni da versare al club bianconero in due rate), il Milan potrebbe anche decidere di non procedere con l’operazione e di 'perdere' la cifra già spesa. Tutto, dunque, dipenderà dal rendimento del Pipita, chiamato ad uscire al più presto da una crisi tanto pesante quanto inaspettata.