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Empoli-Genoa, Prandelli: "Squadra responsabilizzata senza Piatek. Sanabria un talento naturale"

Serie A

L'allenatore del Genoa commenta a Sky Sport la vittoria ai danni dell'Empoli: "Senza il polacco volevo puntare sulla coralità ed è ciò che è successo. La squadra si è responsabilizzata. Sanabria? Mi hanno detto che è un talento naturale"

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Un primo tempo chiuso in vantaggio e, per certi versi, fortunato viste le numerose opportunità avute dai padroni di casa. Poi la ripresa, caratterizzata da una leggera variazione tattica che ha permesso ai suoi di inibire le fonti del gioco dell'Empoli e concedere pochissimo, prima di mettere le mani sui tre punti grazie all'uno-due Lazovic-Sanabria. Cesare Prandelli non può che essere soddisfatto per il ritorno alla vittoria (la seconda in sette partite della sua gestione), assente da un mese, e per la crescita dei suoi nei secondi 45 minuti. "Facevamo fatica a scalare sui centrocampisti, così abbiamo cambiato a gara in corso e i ragazzi sono stati bravissimi a interpretare tutto al meglio - ha spiegato l'allenatore ai microfoni di Sky Sport -. Nel primo tempo abbiamo sofferto, poi con le scelte a volte si indovina e a volte si sbaglia. La squadra ha voluto fino all'ultimo la vittoria". I rossoblù hanno ritrovato il gol dopo 290 minuti e, casualmente, pochi giorni dopo la cessione del capocannoniere Piatek. "Quando parte il trascinatore della squadra bisogna puntare sulla coralità ed è ciò che è successo, in particolare nella ripresa - ha aggiunto il classe '57 -. Era una partita particolare per noi, ci tenevamo a far bene e ho chiesto ai ragazzi responsabilità. Sono convinto che questo gruppo può dare molto anche senza Piatek a cui diamo il nostro in bocca al lupo: farà una grandissima carriera". Da chi ripartire, dunque? Da colui che è stata una piacevola sorpresa della prima parte di stagione, Kouamé, e che ha sbloccato il punteggio al Castellani: "Deve migliorare in tanti aspetti, ma ha sempre il sorriso e la qualità. Potremmo anche vederlo in un ruolo diverso, ci stiamo lavorando - ha detto Prandelli, soffermandosi anche su Sanabria, erede naturale del polacco -. Tutti mi dicono che è un talento naturale, mentre lui mi ha confermato che il suo difetto è la continuità. Sa, comunque, giocare a calcio ed è molto motivato". Il mercato sta per regalare al Genoa anche un altro tassello, il danese Lerager: "È un centrocampista completo: può giocare a due e a tre, ha prestanza fisica e grande cultura - ha concluso l'ex Ct della Nazionale, prima di una riflessione su Radu -. Deve continuare a lavorare per trovare maggiore continuità, ma ha grandi motivazioni e sta dimostrando anche una discreta personalità”.

Sanabria: "Ora sono più maturo"

Ad Antonio Sanabria è bastato un solo, semplicissimo, tocco di testa per firmare la sua prima rete italiana. Il paraguaiano, appena arrivato dal Betis, ha espresso tutta la sua gioia nel post partita: "Abbiamo giocato una grande partita su un campo difficile, colpendo nei pochi spazi che l'Empoli ci ha lasciato a disposizione - ha detto il classe '94 -. Sono tornato in A perché adesso mi sento molto più maturo. La prima volta che sono venuto qui avevo solo 17 anni. Ora sono pronto. A chi dedico il gol? Alla mia fidanzata Maria e al mio amico Timmy".