L'amministratore delegato nerazzurro ha commentato su Sky Sport la situazione di Spalletti: "Non so come si possa criticare un allenatore che è terzo, non mettiamo nessuno sul patibolo". Poi su Perisic e Nainggolan: "Se l'allenatore li ha messi in campo vuol dire che sono all'altezza"
Spalletti, Perisic e Nainggolan. Questi i temi toccati da Beppe Marotta - ad dell'Inter - prima della sfida contro il Bologna in Serie A. Intervenuto su Sky Sport, l'amministratore delegato nerazzurro ha commentato la situazione legata all'allenatore: "In conferenza ha detto cose vere e in modo diretto, le condivido pienamente. Non vedo come si possa criticare un allenatore terzo in classifica. Siamo stati eliminati dalla Coppa Italia, questo è vero, però soltanto ai calci di rigore. Non bisogna mettere nessuno sul patibolo".
"Conte? Gossip..."
Marotta ha risposto così alla domanda su Antonio Conte e il possibile contatto tra lui e l'ex allenatore della Juventus: "Il mondo mediatico è cambiato, c'è tanto gossip e ci si diverte a tirar fuori notizie che non hanno basi certe. Condivido ciò che ha detto Spalletti". L'allenatore dell'Inter, infatti, nella conferenza stampa pre-Bologna ha dichiarato che un incontro tra Marotta e Conte non sarebbe credibile.
"Perisic? Dimentichiamo il mal di pancia"
Nainggolan e Perisic titolari contro il Bologna: "Sono molto contento di questa scelta. L'allenatore li vede tutti i giorni ed evidentemente li ritiene all'altezza. Sul valore dei giocatori non si discute. Uno aveva un 'mal di pancia', ma non è una cosa di oggi. Ormai il mercato è chiuso, dimentichiamo questo 'mal di pancia' e andiamo avanti per la nostra strada. Dobbiamo adeguarci a questo fenomeno particolare del mercato aperto".
Continua Marotta, sul perché denunciare pubblicamente il 'mal di pancia' di Perisic: "Il termine denuncia è un po' forte, ma non c'è niente da nascondere. Spalletti ne aveva già parlato e io ho solo rafforzato la tesi. È legittimo ascoltare le rimostranze dei giocatori, poi però bisogna fare i calcoli con quello che rappresentano per la società. Non si possono vendere così a cuor leggero i calciatori, loro sono come degli asset. Specie in assenza di offerte vere e proprie. Dobbiamo essere abituati a confrontarci con loro e a far valere le nostre decisioni. Perisic dimostrerà coi fatti di essere all'altezza di questa squadra, perché non dimentichiamo che è anche un vice-campione del mondo con la Croazia".