L'analisi di Carlo Ancelotti dopo la vittoria per 4-2 sull'Udinese: "Dopo aver giocato in Europa League è difficile fare bene. Pochi stimoli in campionato? No, dobbiamo consolidare il secondo posto e i giocatori devono conquistarsi la partita con l'Arsenal"
Il Napoli ritrova la vittoria che mancava in campionato da due partite, in un match pieno di emozioni contro l'Udinese. Un successo analizzato così da Carlo Ancelotti ai microfoni di Sky Sport: "Cosa mi ha fatto arrabbiare? Oggi in parte è successo quanto accaduto a Sassuolo, quando si gioca il giovedì sera, dopo il viaggio e tutto, spesso non si fa bene. La squadra non ha le energie nervose, oggi l'Udinese ci ha messo in difficoltà e anche se siamo andati in vantaggio per 2-0, non lo meritavamo. Eravamo un po' disordinati, ma nel secondo tempo abbiamo messo ordine e alla fine abbiamo vinto meritatamente". Dunque, qualche calo di tensione di troppo che però non preoccupa più di tanto Ancelotti in ottica Arsenal: "In Europa League giocheremo contro un avversario forte, questo ci terrà vivi in campionato perché tutti vorranno giocare questa partita e saranno stimolati a far bene nelle partite di Serie A. Prima dell'Arsenal avremo tre gare di campionato per consolidare il secondo posto, ma ora prendiamoci questa sosta che ci farà bene perché alcuni giocatori non stanno bene".
"Ospina sta bene. Younes sarà utile"
Napoli-Udinese è stata anche la partita del ritorno al gol di Mertens: "Gli era mancato? Normale che ad un attaccante manchi il gol, ma le sue prestazioni sono sempre state di ottimo livello". Sulla scelta di Younes, invece: "Stava bene, ha lavorato bene, con serietà, professionalità. Non è ancora al 100%, gli mancano le corse lunghe, ma è molto bravo nello stretto. Ora proseguirà la preparazione negli spazi ampi. Ci sarà utile come oggi in tante partite". Ancelotti aggiorna anche sulle condizioni di Ospina: "Fortunatamente niente di grave. Ha fatto la tac ed è risultata negativa. Deve stare sotto controllo, ma sta bene. Era cosciente". Infine, un commento anche sul derby di Milano: "Ho troppi amici al Milan e in panchina c'è mio fratello. Sì, Rino dice che sono suo padre, ma in realtà siamo fratelli".