Arriva a qualche giorno di distanza dalla sconfitta di Cagliari lo sfogo del presidente della Fiorentina che prova a scuotere l'ambiente: "La sosta ci farà riflettere ma ho visto una squadra senza identità. Faremo valutazioni per tracciare le linee guida per il futuro"
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La sconfitta con il Cagliari ha lasciato il segno, l'Europa League (almeno i porti disponibili per il piazzamento in campionato) si allontana e la Fiorentina ha da giocarsi il ritorno della semifinale di Coppa Italia a Bergamo contro l'Atalanta dopo il 3-3 del Franchi il prossimo mese. Ma l'umore attuale in casa viola non è dei migliori. Le parole di sfogo del presidente Mario Cognigni suonano da monito a un ambiente non del tutto sereno: "Venerdì ho visto una squadra spaesata, senza una sua identità, incapace di proporsi con autorità e quindi molto diversa da quella della prima parte del campionato in cui la spregiudicatezza della gioventù, insieme alla continuità e determinazione nel raggiungere il risultato, ci facevano ben sperare - ha spiegato - Questo dovrà essere motivo di riflessione per tutti".
La Fiorentina valuterà a fondo la situazione una volta conclusa la stagione: "Siamo naturalmente d'accordo con il mister – e ci mancherebbe - che a fine stagione, dopo questo primo ciclo, si dovranno analizzare tutte le cose positive che hanno funzionato e quelle che hanno funzionato un po' meno. Solo dopo questa analisi si potranno tracciare eventuali linee guida per il futuro. Parlarne adesso, in modo estemporaneo, con il risalto mediatico che gli è stato dato, mi è sembrato poco logico, correndo l'inutile rischio di fermare l’attenzione su un argomento, in questo momento, poco significativo, in confronto agli obiettivi che la squadra deve rincorrere".
Infine l'auspicio: "Speriamo che la pausa possa portare maggiore equilibrio e soprattutto riflessione da parte di tutti gli attori. Un calo di tensione o peggio deconcentrazione non vogliamo nemmeno prenderli in considerazione.