L'assist di El Shaarawy, lo stop di Pandev, il salvataggio di Veseli e altre grandi giocate dall'ultima giornata di campionato
La 32^ giornata di campionato verrà ricordato se non altro per una cosa: l’assurda Atalanta-Empoli, dove gli "orobici" hanno dominato la gara senza riuscire a segnare. E quando diciamo "dominato" non usiamo un’iperbole: non si era mai registrato un numero così alto di Expected Goals senza riuscire a segnare. L’Atalanta ha tirato 47 volte verso la porta e Dragowski, il portiere dell’Empoli, ha dovuto compiere 18 parate. Questo pezzo sulle giocate celebrerà quindi soprattutto questa partita incredibile, oltre a un altro paio di grandi giocate.
Le mille finte di corpo di Ilicic e poi il filtrante
Eccoci tornati all’angolo di questa rubrica consacrato all’originalità delle giocate di Josip Ilicic. Del suo uso del corpo, delle sue finte, della sua sensibilità tecnica, della sua creatività da artista della trequarti offensiva. Anche contro l’Empoli, nell’assalto all’arma bianca dell’Atalanta alla porta dell’Empoli, Ilicic era in grandissima vena ed è stato difficile scegliere una sola giocata che rappresentasse la sua partita. L’assist al volo di destro per Hateboer dopo pochi minuti? Il colpo di tacco così dolce che sembrava liquido di poco più tardi?
Alla fine abbiamo scelto questa giocata in cui Ilicic quasi esagera con le finte di corpo e i tentativi di eludere il suo marcatore, ma proprio quando sembrava essere disorientato persino lui, ha trovato il filo pratico di una giocata che pareva puramente barocca. È sorprendente la velocità con cui Ilicic gira più volte su sé stesso portando fuori equilibrio Dell’Orco, che infine subisce persino l’umiliazione di ricevere un tunnel nel filtrante per Duvan Zapata.
Goran Pandev è sempre il più tecnico in campo
A 36 anni Goran Pandev spiega ancora il calcio a mezza Serie A, anche in una partita in cui il Genoa non è riuscito a creare grandi pericoli alla porta di Audero. Pandev, fra le linee della trequarti, ha aggiunto una qualità tecnica e una visione di gioco a cui i suoi compagni non possono aspirare.
In questa situazione controlla un pallone alto con un primo controllo delizioso, d’esterno, tenendo il pallone sul terreno come fosse a rimbalzo controllato, prendendo in contempo tutta la difesa della Sampdoria che scappava all’indietro. Poi apre con disinvoltura sulla sinistra per Kouamé.
L’assist di El Shaarawy per Dzeko
Sarebbe arrivato il momento di guardare la stagione di El Shaarawy: 22 partite giocate, 9 gol e 3 assist. Quando a luglio El Shaarawy aveva detto di puntare ad arrivare in doppia cifra, ovvero a una quantità di gol che ha raggiunto solo nella sua famosa stagione al Milan - quando aveva 20 anni e limiti praticamente inesplorati -, sembrava un traguardo difficile mentre ora è diventato persino riduttivo.
Nella partita contro l’Udinese El Shaarawy non ha segnato ma ha comunque realizzato la giocata decisiva della sfida. Mentre la partita sembrava sfilare verso un anonimo zero a zero - il frutto in qualche modo della strategia di Ranieri di abbassare il numero degli eventi nelle partite dei giallorossi - El Shaarawy riceve palla sulla trequarti sinistra della Roma e, con la sigaretta in mano, esegue questo tocchetto d’esterno che gira attorno alla difesa avversaria e arriva precisa sui piedi di Dzeko.
El Shaarawy oggi è l’esterno offensivo ad aver realizzato più gol in Serie A: gli stessi di Insigne - che però ha giocato anche da punta - 4 più di Chiesa, più del doppio di Politano.
Il salvataggio di Veseli sulla riga
Dragowski ha disputato una grande partita contro l’Atalanta, ma di fronte alle quasi 50 conclusioni dei bergamaschi non sarebbe comunque bastata ad evitare la sconfitta dell’Empoli. In mezzo ci si sono mezzi anche i compagni, ad addensare la sua porta e a difenderla dai tiri avversari. Come questo di Freuler, riuscito a divincolarsi in mezzo all’area prima di tirare sicuro sul secondo palo, dove però arriva Veseli con un misto di posizionamento e intuizione.
In questi salvataggi c’entra ovviamente sempre il caso - bastava che la palla finisse qualche centimetro più in basso per superare il difensore dell’Empoli - ma il merito di un giocatore che si fa trovare al posto giusto nel momento giusto non è da sottovalutare. Veseli del resto contro l’Atalanta ha giocato una grande partita, in un ruolo che è diventato suo solo nel corso del tempo - Veseli nasce infatti terzino e poi viene spostato centrale.
Il tunnel di tacco di D’Ambrosio
In una squadra che sembra avere un eterno problema con i terzini, D’Ambrosio si sta consolidando come uno dei giocatori più affidabili della squadra. Grazie al perfetto cross per la testa di Nainggolan, nel primo gol dell’Inter, è arrivato a 2 gol e 5 assist in stagione e spesso le sue partite sono impreziosite da giocate di puro istinto, difensivo o offensivo, che dimostrano come D’Ambrosio, pur senza essere un fenomeno tecnico, è un giocatore più determinante di quanto spesso gli riconosciamo.
Il tunnel di tacco con cui si libera dell’asfissiante marcatura dell’avversario, oltre ad essere una giocata insolente più da calcio di strada, è anche dimostrazione di grande creatività. D’Ambrosio è fermo sulla linea laterale con il pallone davanti, sta quasi cadendo per la pressione dell’avversario. Se fermassimo l’immagine e provassimo noi a disegnare il continuo dell’azione, sarebbe sicuramente una rimessa laterale per il Frosinone. D’Ambrosio invece riesce a pensare ad una situazione complessa ad un problema complesso, eseguendo anche una delle giocate più spettacolari della settimana.