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Roma, Florenzi a Sky: "Sfida alla Juve? Ultima possibilità di andare in Champions"

Serie A

Il calciatore giallorosso in esclusiva a Sky Sport: "Speriamo di tornare presto a rivivere emozioni come quelle vissute contro Barcellona e Liverpool. Questa è stata la peggior stagione degli ultimi anni, bisogna mettere un punto e ripartire. I tifosi hanno diritto al nuovo stadio"

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259 presenze, 27 gol e 32 assist: colori giallorossi incisi nella pelle, qualcosa in più di una ‘semplice’ maglia per Alessandro Florenzi. “Il momento più emozionante da quando sono a Roma? Le partite con Barcellona e Liverpool all’Olimpico. Emozioni indimenticabili.  Speriamo di tornare a giocare presto queste partite”, le parole rilasciate nell’intervista esclusiva a Sky Sport dal calciatore della Roma. Dalla sfida alla Juventus di domenica sera alla corsa al quarto posto fino alla vicenda stadio: sono tanti i temi affrontati da Alessandro Florenzi.

In questi giorni la rimonta del Liverpool ha riportato alla luce, 12 mesi dopo, l'impresa della Roma contro il  Barça. Perché 12 mesi dopo avete avuto un rendimento inferiore sia in Champions sia in campionato?
“Ogni anno è a sé. Ci sono cose che non sono andate per il verso giusto e non siamo riusciti a ottimizzare. L’anno scorso abbiamo avuto questo exploit in Champions, il prossimo anno dovremo fare meglio”.

Roma-Juve significa l'ultima speranza in chiave 4° posto?
“Se non è l’ultima, siamo lì. Sappiamo quanto conti questa partita anche per la città, noi dobbiamo fare tre punti”.

Dove siete più distanti dalla Juve? Su quale aspetto?
“La differenza quest’anno sono 30 punti, quindi ci sono più aspetti. Noi dobbiamo mettere un punto e ripartire. Questa è la peggiore stagione degli ultimi anni, noi dobbiamo mettere un punto e ripartire compatti”.

Ronaldo è salito a 600 gol. Qual è la qualità che ti colpisce di più di lui?
“Vedo nei suoi atteggiamenti la voglia di essere o provare a essere il migliore, quindi il desiderio di migliorarsi”.

A proposito di 600 gol. Tu hai giocato anche contro Messi. Che differenze riscontri tra i due?
“Sono differenti, li potrei paragonare a Stephen Curry e LeBron James o a Roger Federer e Rafa Nadal. Uno ha la costanza di provare a essere il migliore, l’altro dà l’idea di aver ricevuto un dono dal Signore”.

Quanto vi ha deluso/fatto arrabbiare il pareggio al 90esimo di Genova?
“Ci hanno levato un pezzo di speranza per la Champions, siamo amareggiati e dobbiamo provare a vincere domenica”.

7 punti persi nei minuti di recupero. Non può essere casualità. Cosa vi manca?
“Sono tanti punti, non so se è concentrazione o appagamento. Noi stiamo cercando punti a fine stagione, ma dovevamo prenderli a metà stagione, anziché perderli”.

In questi giorni si parla molto dello stadio, come ti poni di fronte a questo vicenda infinita?
“Mi viene da sorridere, perché penso a Francesco Totti, a cui sono state fatte più volte queste domande. Se continuo così rischio di fare la sua fine, ovvero di non giocarci. Io penso che questa società e soprattutto questi tifosi abbiano il diritto di sostenere la loro fede nel loro stadio”.