Dal ritiro della Nazionale polacca l’attaccante del Milan ha svelato un curioso retroscena: "Dopo l’errore in campionato con il Brescia i miei compagni mi hanno scherzosamente invitato a cambiare numero di maglia. Ma io ho sempre voluto il 9"
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Dopo i numeri straordinari della sua prima annata in Italia, la stagione di Krzysztof Piatek non è iniziata nel migliore dei modi. Nessun gol in tutto il precampionato, l’attaccante del Milan ha cominciato in salita anche il campionato: impalpabile nella sconfitta dei rossoneri contro l’Udinese nella prima giornata, nel secondo turno di Serie A contro il Brescia il polacco è adirittura partito dalla panchina, con Giampaolo che gli ha preferito il partente André Silva. Secondo alcuni, ad incidere sul rendimento di Piatek potrebbe essere stato il numero di maglia. L’ex Genoa, infatti, al posto del 19 portato sulle spalle nella passata stagione, ha scelto di indossare la maglia numero 9, la stessa che però si è trasformata in una sorta di maledizione dopo l’addio di Filippo Inzaghi ai colori rossoneri. I successori del bomber italiano – Pato, Matri, Torres, Luiz Adriano e André Silva – non hanno avuto fortuna con quel numero. È per questo che alcuni compagni hanno simpaticamente consigliato all’attaccante classe ’95 di… ripensarci.
La maledizione del 9
Proprio così. Intervenuto al canale YouTube "Foot Truck" dal ritiro della Polonia, con la quale è impegnato nella preparazione alle gare di qualificazione a Euro 2020 contro Slovenia e Austria, Piatek ha svelato il curioso retroscena: "Dopo l’errore che ho fatto con il Brescia – ha raccontato -, i miei compagni mi hanno iniziato a prendere in giro nello spogliatoio. Così mi hanno scherzosamente invitato a cambiare il numero di maglia. Io, però, ho sempre voluto il numero 9. Il mio avvio di stagione? Dopo la preparazione estiva avevo le gambe pesanti e mi manca ancora un po’ di freschezza".