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Serie A, Nicchi: "Certe regole non piacciono neanche agli arbitri"

Serie A

Il presidente dell'associazione arbitri è intervenuto anche sugli episodi di Serie A: "Il tocco di de Ligt non era rigore, mentre i due penalty assegnati alla Lazio era sacrosanti". Sul tema razzismo: "L'arbitro non può avere l'onere di vedere da dove parte un insulto"

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Marcello Nicchi ha parlato ai microfoni di “Radio anch’io sport”: “Gli arbitri stanno lavorando bene, stanno applicando regolamenti che non piacciono a tanta gente e neanche a noi ci entusiasmano". Rispondendo alle polemiche su alcune decisioni arbitrali del weekend, il presidente dell'associazione arbitri ha aggiunto che "pochi sono gli addetti ai lavori che conoscono le nuove regole. Altrimenti non si capisce il senso di alcune proteste". "Gli arbitri stanno applicando i regolamenti - ha aggiunto Nicchi. Ci sono comportamenti a fine partita che sono boomerang disarmanti per

la legalità e le regole del calcio. Quando un arbitro viene aggredito a parole, scambiando il terzo tempo come un momento per protestare, poi non ci meravigliamo se sui campi delle categorie minori quelle proteste si trasformano in calci e pugni per gli arbitri. Le regole le ha capite il pubblico, che dimostra di accettare le decisioni degli arbitri". Il presidente degli arbitri poi nello specifico ha detto che sulla scelta di non dare il rigore al Bologna nella partita con la Juve, "la regola è chiara, non c'è stata la giocata e non c'era il rigore". Mentre erano "sacrosanti" i rigori assegnati alla Lazio nella partita contro l'Atalanta.  "A chi continua a dire che le regole si applicano a secondo del colore della maglia, dico di non andare più allo stadio" ha concluso Nicchi. 

"Var room a Coverciano sarà la svolta"

Nicchi ha parlato anche del futuro: "La var room a Coverciano sarà una svolta per il calcio italiano. Stiamo lavorando alla struttura. In Italia sappiamo che la burocrazia ci soffoca. Fossimo stati altrove ne avremmo già fatte cinque. Comunque ci lavoriamo e anche il presidente Gravina si sta impegnando insieme con noi. Con la sala Var sarà anche più facile spiegare le decisioni. Faremo parlare gli artefici. Se noi siamo a Coverciano, in qualunque caso ci sia da spiegare un episodio, lo faremo in diretta".

 Quanto all'utilizzo del Var nel campionato di Serie B, Nicchi ha detto: "Noi siamo pronti, aspettiamo che lo sia anche la Lega. Mancano ancora le strutture, le telecamere. Quando ci sarà tutto, noi saremo pronti".

 

"Non spetta ad arbitri cercare i razzisti"

Infine sul tema razzismo Nicchi è chiaro: "Non spetta agli arbitri andare a cercare sulle tribune quei cialtroni autori dei cori razzisti. Noi siamo in prima linea per cacciare dai campi questi cialtroni che fanno i buu razzisti. Ai calciatori abbiamo detto, quando in campo vi sentite offesi, venite da noi. Vi abbracciamo, vi consoliamo. Di più non possiamo fare. L'arbitro è impegnatissimo a applicare le regole, c'è un protocollo preciso nel caso dei cori razzisti, con gli annunci dall'altoparlante e tutto il resto, ma non gli possiamo pure dare il compito di andare a cercare sulle tribune quelli che fanno i cori".