Il rossonero si racconta alla Gazzetta dello Sport: "Per venire qui mi sono tagliato lo stipendio. Voglio vincere la Champions, ma prima dobbiamo qualificarci. E possiamo farlo anche quest'anno. Pioli? Mi piace, con lui siamo più liberi"
Da bad boy arrivato dalla Liga a terzino sinistro titolare del Milan. Theo Hernandez non vuole più sentire parlare del suo passato a Madrid, il Real per lui rappresenta solo il passato, presente e futuro sono solo a tinte rossonere: "Mi sono preso tanti insulti e tante critiche. Ho fatto qualche 'tonteria', qualche stupidaggine, ma sono maturato tanto come persona e ora mi considero un tipo scherzoso, ma tranquillo, che passa tanto tempo a casa con i suoi cani o a vedere tennis in tv. Se è vero che per venire al Milan mi sono anche tagliato lo stipendio? Ne ho parlato con il mio agente e siamo stati subito d'accordo. Valeva la pena fare una scelta del genere per il club rossonero", le sue parole rilasciate in un’intervista esclusiva alla Gazzetta dello Sport. Anche perché la chiamata dall’Italia è arrivata direttamente da Maldini: "È un onore essere stato scelto da Paolo. Ha fatto la storia del calcio, non soltanto del Milan, e con me è stato molto convincente. Non ci ho messo molto a decidere di accettare l’offerta. È un mito, inarrivabile. Paolo è un difensore che ha fatto la storia del calcio, credo sia un modello per tutti", ha proseguito Hernandez.
"Sogno la Champions con questa maglia"
Hernandez che sugli obiettivi da centrare con la maglia rossonera addosso ha le idee chiarissime: "Ho ventidue anni, ho tanto da imparare. Il Milan è un approdo fondamentale. Sono qui per rimanere tanti anni e scrivere la mia storia. Il mio sogno è vincere una Champions con il Milan, ma il primo passo è qualificarsi per la prossima". Impresa non facile, visto anche l’inizio di campionato difficile dei rossoneri. "Nel calcio capitano tante cose e non so quanto tempo ci vorrà per tornare al top, però la strada è giusta. Abbiamo una buona squadra e penso che già in questa stagione possiamo puntare al quarto posto", ha aggiunto l’ex Real Madrid.
"Con Pioli siamo più liberi"
Che ha poi svelato le sue impressioni dopo le prime settimane di lavoro sotto la guida di Pioli, allenatore subentrato a Giampaolo dopo sette giornate: "Abbiamo tempo per riprenderci. Pioli ci insegna tante cose, stiamo imparando molto. È una persona preparata e piano piano riusciremo a risalire. Il suo nuovo modulo mi piace, forse ci fa sentire più liberi. Non parla spagnolo – ha proseguito Hernardez – e io non parlo ancora italiano, ma ci capiamo comunque. Mi piace molto spingere e attaccare, ma in fase difensiva posso crescere. Mi piace l’idea di migliorare da un punto di vista tattico”. Pensiero finale rivolto ai tifosi: "Sono fantastici, l’ambiente a San Siro è molto bello. I tifosi mi hanno accolto con simpatia da quando sono arrivato e io mi sono subito sentito a casa", ha concluso il classe 1997 del Milan.