Dopo la vittoria di Brescia, seconda trasferta di fila per i nerazzurri che, con un occhio al Dortmund, puntano i tre punti in casa del Bologna. Conte alla vigilia: "Servirà tanta intensità per vincere. Scudetto? L'obiettivo è diventare credibili. La differenza con la Juve del 2011 è che allora non avevo le coppe". Poi sui singoli: "Sensi tornerà oggi in gruppo. Paura di perdere Lautaro? Penso al presente, lui è forte e può arrivare al top". Il match di sabato 2 novembre è in diretta esclusiva Sky Sport Serie A e Sky Sport 251 alle 18
È terminata la conferenza stampa di Antonio Conte
SItuazione infermeria: come stanno Vecino e Sensi?
"Due giorni fa Vecino si è allenato insieme al gruppo. È stato reintegrato anche Ranocchia, mentre Sensi dovrebbe prendere parte oggi all'allenamento. Sanchez si sa che dovremo aspettare ancora per rivederlo. D'Ambrosio dipende da lui: si parla di una frattura al piede, dovrà essere lui a capire quanto dolore sente, ma speriamo di riaverlo presto"
"Due giorni fa Vecino si è allenato insieme al gruppo. È stato reintegrato anche Ranocchia, mentre Sensi dovrebbe prendere parte oggi all'allenamento. Sanchez si sa che dovremo aspettare ancora per rivederlo. D'Ambrosio dipende da lui: si parla di una frattura al piede, dovrà essere lui a capire quanto dolore sente, ma speriamo di riaverlo presto"
Nel 2011 spesso ripeteva "la mia squadra deve andare a mille all'ora per star dietro al Milan". È una situazione analoga o meno perché conosceva meglio la Juve come ambiente?
"C'è una differenza che non bisogna sottovalutare. Quell'anno non avevamo coppe, quindi avevamo una settimana intera per concentrarci su quell'impresa. In questa stagione ci sono più partite e il dispendio di energie è elevato. Non si possono fare paragoni, però su una cosa sono certo: anche adesso dobbiamo andare a mille all'ora perché appena stacchiamo il piede dall'acceleratore è difficile vincere la partita. Non siamo una squadra che sa gestire la partita e aspettare il momento giusto per colpire. Noi i tre punti dobbiamo cercarli continuamente"
"C'è una differenza che non bisogna sottovalutare. Quell'anno non avevamo coppe, quindi avevamo una settimana intera per concentrarci su quell'impresa. In questa stagione ci sono più partite e il dispendio di energie è elevato. Non si possono fare paragoni, però su una cosa sono certo: anche adesso dobbiamo andare a mille all'ora perché appena stacchiamo il piede dall'acceleratore è difficile vincere la partita. Non siamo una squadra che sa gestire la partita e aspettare il momento giusto per colpire. Noi i tre punti dobbiamo cercarli continuamente"
Matic è stata la chiave del successo al Chelsea. Può essere ancora così importante?
"Non mi piace parlare di giocatori che non sono nella mia squadra, mancherei di rispetto al suo club e ai miei ragazzi. Questa è l'ultima cosa che voglio fare"
"Non mi piace parlare di giocatori che non sono nella mia squadra, mancherei di rispetto al suo club e ai miei ragazzi. Questa è l'ultima cosa che voglio fare"
Come ha ritrovato la squadra dopo il giorno libero? L'ha mai fatto in passato in una settimana fitta di impegni e che risposte ha ottenuto?
"Senza andare troppo lontano, lo abbiamo fatto lo scorso mese. Quando ci sono tanti impegni ravvicinati c'è bisogno anche di riposarsi. Stare con la propria famiglia vuol dire rigenerarsi sotto tutti i punti di vista. Pensate che in Inghilterra l'avevo messa come condizione: concedere un giorno libero dopo ogni vittoria. È capitato di vincere tre partite in una settimana. Le squadre che non giocano in Europa hanno anche due giorni liberi. A me piace lavorare, quindi se do un giorno libero se lo meritano"
"Senza andare troppo lontano, lo abbiamo fatto lo scorso mese. Quando ci sono tanti impegni ravvicinati c'è bisogno anche di riposarsi. Stare con la propria famiglia vuol dire rigenerarsi sotto tutti i punti di vista. Pensate che in Inghilterra l'avevo messa come condizione: concedere un giorno libero dopo ogni vittoria. È capitato di vincere tre partite in una settimana. Le squadre che non giocano in Europa hanno anche due giorni liberi. A me piace lavorare, quindi se do un giorno libero se lo meritano"
Cosa manca a Lazaro per dare un effettivo contributo alla squadra? C'è l'ipotesi di un prestito?
"Ho già parlato di lui. Come detto in precedenza, stiamo parlando di un ragazzo giovane che ha qualità e buone caratteristiche. È stato visionato più volte, è uno dei più promettenti della Nazionale austriaca. L'anno scorso giocava nell'Hertha Berlino e non aveva le stesse pressioni. Servirà pazienza, poi è inevitabile che bisognerà dargli una chance dall'inizio per vedere che tipo di risposte darà. Di altre situazioni non si è parlato. Abbiamo fatto un investimento di 20 milioni per lui, noi ci crediamo. Sensi e Barella, ad esempio, hanno dato delle risposte più veloci"
"Ho già parlato di lui. Come detto in precedenza, stiamo parlando di un ragazzo giovane che ha qualità e buone caratteristiche. È stato visionato più volte, è uno dei più promettenti della Nazionale austriaca. L'anno scorso giocava nell'Hertha Berlino e non aveva le stesse pressioni. Servirà pazienza, poi è inevitabile che bisognerà dargli una chance dall'inizio per vedere che tipo di risposte darà. Di altre situazioni non si è parlato. Abbiamo fatto un investimento di 20 milioni per lui, noi ci crediamo. Sensi e Barella, ad esempio, hanno dato delle risposte più veloci"
Lautaro Martinez sta prendendo una strada per arrivare al livello di un grande giocatore che ha conosciuto lei da allenatore o giocatore?
"Io incrocio le dita perché ogni volta che esaltate qualcuno poi sbaglia la partita. È un ragazzo giovane, quest'anno sta giocando con più continuità e con un altro attaccante al suo fianco. Ha qualità, grandi prospettive di crescita. Deve essere più cattivo quando ha le occasioni perché l'attaccante forte è quello che, alla minima palla che vola in area, fa gol. Ha voglia di lavorare, è all'inizio di un percorso: dovrà essere bravo a lui a disegnarselo per arrivare al top. Deve avere quel fuoco dentro per sopportare la fatica e arrivare all'eccellenza"
"Io incrocio le dita perché ogni volta che esaltate qualcuno poi sbaglia la partita. È un ragazzo giovane, quest'anno sta giocando con più continuità e con un altro attaccante al suo fianco. Ha qualità, grandi prospettive di crescita. Deve essere più cattivo quando ha le occasioni perché l'attaccante forte è quello che, alla minima palla che vola in area, fa gol. Ha voglia di lavorare, è all'inizio di un percorso: dovrà essere bravo a lui a disegnarselo per arrivare al top. Deve avere quel fuoco dentro per sopportare la fatica e arrivare all'eccellenza"
Domani con che occhi guarderà il derby Juve-Torino? Con gli occhi granata?
"Noi guardiamo in casa nostra, alla partita contro il Bologna. Sarà una gara difficile e dovremo dare il 100% per uscire dal Dall'Ara con i tre punti. Concentriamoci sul nostro"
"Noi guardiamo in casa nostra, alla partita contro il Bologna. Sarà una gara difficile e dovremo dare il 100% per uscire dal Dall'Ara con i tre punti. Concentriamoci sul nostro"
A Brescia ha detto che ha capito alcune cose sul mondo Inter strada facendo. Quali sono?
"Penso di non aver detto una cosa diversa da quella di un altro allenatore. Ogni mister, quando arriva in una realtà nuova, ha bisogno di tempo per entrare nell'ambiente e capire tutte le sfaccettature. Son contento del fatto che oggi la situazione è molto più chiara e, di conseguenza, posso spiegarla al presidente e ai dirigenti. Quando arrivi ci puoi mettere tutta la volontà possibile, ma puoi solo fornire indicazioni parziali"
"Penso di non aver detto una cosa diversa da quella di un altro allenatore. Ogni mister, quando arriva in una realtà nuova, ha bisogno di tempo per entrare nell'ambiente e capire tutte le sfaccettature. Son contento del fatto che oggi la situazione è molto più chiara e, di conseguenza, posso spiegarla al presidente e ai dirigenti. Quando arrivi ci puoi mettere tutta la volontà possibile, ma puoi solo fornire indicazioni parziali"
Dopo la vittoria della Juve contro il Genoa, Ronaldo ha detto: "Abbiamo fatto fatica perché l'Inter ci sta mettendo pressione". Questo è un primo step nel processo di crescita a cui faceva riferimento?
"Sicuramente per noi l'obiettivo è essere credibili, è la cosa più importante quest'anno. Ciò significa diventare una squadra che gli altri individuano come collocata sul giusto percorso. Penso che quest'idea, per quello che stiamo facendo in campo, è stata trasferita all'esterno. Dovremo essere bravi a non scoraggiarci quando le cose non saranno positive e non esaltarci quando le cose andranno bene. Già avere una visione è importante e piano piano ci sta entrando nella testa"
"Sicuramente per noi l'obiettivo è essere credibili, è la cosa più importante quest'anno. Ciò significa diventare una squadra che gli altri individuano come collocata sul giusto percorso. Penso che quest'idea, per quello che stiamo facendo in campo, è stata trasferita all'esterno. Dovremo essere bravi a non scoraggiarci quando le cose non saranno positive e non esaltarci quando le cose andranno bene. Già avere una visione è importante e piano piano ci sta entrando nella testa"
Col senno di poi, questa rosa di quanti innesti avrebbe bisogno?
"Sono cose che non si devono discutere in conferenza stampa. Sono situazioni da discutere con la proprietà e i dirigenti, dove io dò il mio punto di vista. Magari non sarà il punto di vista giusto, ma noi abbiamo iniziato un percorso e lo stiamo portando avanti bene e in sintonia. Dobbiamo lavorare e crescere. Abbiamo cambiato 3 giocatori su cui l'Inter ha costruito la base negli anni passati e siamo ripartiti. Ci vorrà tempo, non abbiamo la bacchetta magica. La cosa buona è che c'è tanta disponibilità da parte dei giocatori e stiamo ottenendo risultati oltre le aspettative"
"Sono cose che non si devono discutere in conferenza stampa. Sono situazioni da discutere con la proprietà e i dirigenti, dove io dò il mio punto di vista. Magari non sarà il punto di vista giusto, ma noi abbiamo iniziato un percorso e lo stiamo portando avanti bene e in sintonia. Dobbiamo lavorare e crescere. Abbiamo cambiato 3 giocatori su cui l'Inter ha costruito la base negli anni passati e siamo ripartiti. Ci vorrà tempo, non abbiamo la bacchetta magica. La cosa buona è che c'è tanta disponibilità da parte dei giocatori e stiamo ottenendo risultati oltre le aspettative"
Marotta diceva che non è obbligatorio vincere lo Scudetto. Dal suo punto di vista, mantiene ancora l'idea di quell'1% di cui parlava a inizio stagione?
"Noi dobbiamo cercare di fare il nostro meglio. Come ha detto Gasperini, parlare oggi di Scudetto è solo un aspetto mediatico, anche per l'Inter. Sappiamo i nostri pregi e difetti, ci stiamo lavorando: sia sul campo che fuori. Dobbiamo uscire sempre con la maglia sudata e rendere orgogliosi i tifosi. Oggi è difficile parlare di altre cose, non sarei serio"
"Noi dobbiamo cercare di fare il nostro meglio. Come ha detto Gasperini, parlare oggi di Scudetto è solo un aspetto mediatico, anche per l'Inter. Sappiamo i nostri pregi e difetti, ci stiamo lavorando: sia sul campo che fuori. Dobbiamo uscire sempre con la maglia sudata e rendere orgogliosi i tifosi. Oggi è difficile parlare di altre cose, non sarei serio"
Ci sono tante polemiche sul Var ultimamente. Come si pone, ha qualche consiglio sull'utilizzo?
"È difficile dare consigli. Non viene utilizzato nello stesso modo da tutti. Soprattutto per le cose grosse è importante avere questo strumento perché toglie errori importanti ed è già una gran cosa. L'anno scorso ero più positivo, quest'anno non capisco il metro di giudizio e non è positivo. Mi rendo conto che non è facile fare l'arbitro: se fossi io il direttore di gara mi metterei completamente nelle mani del Var. Sarebbe anche più sereno"
"È difficile dare consigli. Non viene utilizzato nello stesso modo da tutti. Soprattutto per le cose grosse è importante avere questo strumento perché toglie errori importanti ed è già una gran cosa. L'anno scorso ero più positivo, quest'anno non capisco il metro di giudizio e non è positivo. Mi rendo conto che non è facile fare l'arbitro: se fossi io il direttore di gara mi metterei completamente nelle mani del Var. Sarebbe anche più sereno"
Lautaro Martinez come sta? Ha paura che qualche squadra europea lo porti via?
"È importante guardare il presente. Sta lavorando bene, ha fatto degli ottimi progressi, ma ha ancora margini di miglioramento. Ha 22 anni e deve continuare così, sapendo che può migliorare. Escono talmente tante notizie di mercato che non è un problema. Ho altre preoccupazioni al momento"
"È importante guardare il presente. Sta lavorando bene, ha fatto degli ottimi progressi, ma ha ancora margini di miglioramento. Ha 22 anni e deve continuare così, sapendo che può migliorare. Escono talmente tante notizie di mercato che non è un problema. Ho altre preoccupazioni al momento"
È un Bologna che arriva in forma, difficilmente da mettere sotto. Che partita si aspetta? Cosa vuole vedere in campo?
"Il Bologna è un'ottima squadra, l'intensità è la sua arma migliore. È in forma nonostante la battuta d'arresto a Cagliari. Dovremo fare la nostra partita, prepararla bene e rispondere colpo su colpo. Servirà il 100%"
"Il Bologna è un'ottima squadra, l'intensità è la sua arma migliore. È in forma nonostante la battuta d'arresto a Cagliari. Dovremo fare la nostra partita, prepararla bene e rispondere colpo su colpo. Servirà il 100%"
Sta per iniziare la conferenza stampa di Antonio Conte
Probabile, quindi, che Conte - al netto delle assenze - concederà un po' di riposo a chi ha giocato di più finora. Vedremo se, in conferenza stampa, l'allenatore darà qualche dettaglio in più sulla formazione
Ricordiamo che, dopo la trasferta contro il Bologna, la squadra di Conte volerà in Germania per affrontare la sfida di Champions contro il Borussia Dortmund
In generale, comunque, l'Inter ha la terza miglior difesa del campionato: 10 gol subiti, peggio solo di Verona e Juve
Unica pecca della squadra di Conte nelle gare esterne è la tenuta difensiva: solo nel derby contro il Milan, Handanovic ha mantenuto la porta inviolata