Il francese in esclusiva a Sky Sport scherza su Conte: "Ai miei tempi non avrebbe mai allenato l'Inter". Poi esalta i nerazzurri: "Stanno facendo bene, negli anni possono ritornare a vincere ma sono già una candidata per lo scudetto". E sul gol alla Roma: "Lo rivedo sempre, nelle prime due ore a Milano ne ho parlato mille volte"
La Juventus è campione d'inverno, ma l'Inter è lì a 2 punti di distanza al termine del girone d'andata. I nerazzurri sono riusciti a riproporre un duello visto più volte nella storia del calcio italiano. Ne ha vissuti tanti Youri Djorkaeff, che in nerazzurro è riuscito però a vincere soltanto una Coppa UEFA. Il francese ha parlato del momento dell'Inter e, in particolare, del lavoro di Antonio Conte, iniziando con una battuta: “Ai miei tempi non avrebbe mai allenato l'Inter – ha dichiarato ridendo a Sky Sport – Quando ha firmato per i nerazzurri mi ha fatto uno strano effetto perché giocava con la Juve. Ma alla fine fa un gran lavoro e dobbiamo dirgli bravo, speriamo continui così e riesca a riportare l'Inter in alto. Ho rivisto anche i nerazzurri vincere a Napoli dopo 23 anni, l'ultima volta segnai io. Ora l'Inter è una candidata per lo scudetto, vediamo anche cosa accadrà sul mercato. Ma può lottare, se non è quest'anno si può tornare campioni nelle prossime stagioni. Lottare è da Inter e ora si lotta per lo scudetto, non è facile perché la Juventus è forte ma lottare fino in fondo è il primo passo. Una cosa visibile è che i bianconeri sono di un altro livello nel campionato italiano, ma l'Inter sta iniziando ad avvicinarsi e spero vinca presto. Giroud? Mi piace molto, anche se c'è chi dice che non è bravo e non segna. Ma lui gioca, lotta per la squadra e fa tutto. Da 10 anni fa la differenza, è un attaccante importante”.
"Il gol alla Roma lo rivedo sempre"
Djorkaeff viene ricordato soprattutto per quella rovesciata alla Roma: "La rivedo sempre, prima di svegliarmi e prima di andare a letto. In due ore a Milano ho parlato già mille volte di quella rovesciata e del gol contro la Juve, che fu ancora più importante. Ai miei tempi c'erano anche Milan, Roma, Lazio e Fiorentina, si lottava fino all'ultima giornata a differenza di quanto accade ora. Questo manca al calcio italiano. Chi è come me oggi? Mi rivedevo in Hazard prima che arrivasse a Madrid, ora gioca diversamente. Ma non mi piace fare paragoni, oggi ti diverti con Neymar, Mbappé, Ronaldo e Messi mentre prima la qualità era in tutti i club. Sono felice quando mi accostano a Dybala, sa fare la differenza ma è più attaccante rispetto a me. Anche io ho protestato in occasione di una sostituzione come ha fatto lui, lo fai soprattutto quando sai di non aver giocato bene".