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Playstation e favole: le nuove sfide per "giocare in casa"

Serie A

Veronica Baldaccini

I club professionistici invitano tifosi e addetti ai lavori a "giocare a porte chiuse"... nel proprio salotto. Tra passatempi online e sfide artistiche, ecco le proposte di alcune società di Serie A, B e C

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Si gioca a porte chiuse. Le porte però sono quelle di ingresso, blindate contro un avversario invisibile, e guai ad aprirle se non per necessità. Si gioca sempre in casa, mai in trasferta, ma il risultato vale comunque doppio: per se stessi e per gli altri. Si gioca non per vincere ma per ingannare il tempo, magari on line, in “condivisione” più che in mondovisione.

 

È la nuova sfida che gli appassionati di calcio devono raccogliere, e a lanciarla spesso sono i club che vogliono restare distanti ma uniti ai propri tifosi. Come la Fiorentina, che inaugura il primo torneo ufficiale di calcio su Playstation 4 per cuori viola. Ci si iscrive facilmente e gratis sulle piattaforme on line della console, scegliendo in quale campionato sfidarsi, se a Pes2020 di Konami o Fifa2020 di EA Sports. Il fischio di inizio del torneo di Pes sarà il 21 e il 22 marzo, per Fifa bisognerà aspettare il 24 e il 25 marzo.

Parma, tra galleria virtuale e fiabe

Intrattenimento per gamer, molto diverso da quello pensato dal Parma, che chiede a genitori e figli di far squadra e realizzare un disegno, una piccola opera d’arte ispirata alla voglia di restare uniti e che esalti il giallo e il blu del club. I lavori che arriveranno saranno tutti pubblicati sui canali web della società in una sorta di galleria virtuale: una mostra on line capace di dar spazio alla fantasia dei “crociatini” proprio nell’anno in cui Parma avrebbe dovuto festeggiare, insieme a un’ottima stagione, il ruolo di capitale della cultura.

Anche questo forse ha suggerito un’altra iniziativa: ogni sera Matteo Scozzarella leggerà via social una favola ai bimbi. E a Parma di favole, negli ultimi quattro anni, se ne intendono...

Il Cagliari cambia nome

Con la stessa fantasia potremmo chiamarlo ritiro, più che quarantena, questo lungo periodo da trascorrere a casa: un ritiro a tempo indeterminato che stavolta giocatori e tifosi fanno assieme. Ecco perché qualcuno, come il Cagliari, ha preferito coinvolgere i fan sul “campo”, con una challenge da fare rigorosamente con il pallone nel salotto di casa: tante Sardegna arene in miniatura dove immaginare, anche solo per un attimo, di palleggiare meglio di Joao Pedro. Club che da qualche giorno ha modificato il suo profilo su Twitter. Un nome inequivocabile, perentorio, unico e allo stesso tempo-di questi tempi - universale: #IORESTOACASA

L'arte blucerchiata

La prima società  a lanciare il contest di intrattenimento era stata la Sampdoria, chiedendo ai mini blucerchiati di sfogare la propria creatività dando forma e colore all’amore per la squadra, inviando poi il risultato a comunicazione@sampdoria.it

 

#IORESTOACASA... e disegno l'Ascoli Calcio

In serie B e in serie C sono tanti i club che hanno deciso di convocare i tifosi via social, come l'Ascoli, che ha lanciato il contest. La sfida è realizzare un disegno che rappresenti un bel ricordo legato alla squadra o il ritratto di un idolo. Vale anche una foto: un momento di passione bianconera da condividere con gli altri, inviando tutto a info@ascolicalcio1898.it. Il club pubblicherà tutti i disegni nell'album di Facebook #IORESTOACASA 

 

Una fascia per il Ravenna

Richiesta simile a quella del Ravenna, che ai piccoli fan chiede di disegnare la fascia di capitano e farla postare da un adulto con l’hashtag #IlCapitanoSonoIo, immaginando di essere i capitani della propria squadra, la famiglia, guidandola nel rispetto delle regole. Le più belle saranno realizzate e indossate, ma soprattutto premiate con la possibilità di partecipare a un allenamento del Ravenna appena le restrizioni saranno finite.

 

C’è chi invece ha creato degli stickers aggiornati al tempo del Coronavirus per le foto sui social, vedi Frosinone e Olbia, comprese le mascherine disponibili sulle CAM delle App

Un modo diverso per abituarci a vederci quasi nascosti da un piccolo ma potente strumento di prevenzione, personalizzabile con i colori del cuore: la passione non va mai in quarantena.