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Simone Inzaghi: "Juve? Ero tranquillo". Pippo: "Deve essere il Ferguson della Lazio"

fratelli inzaghi

I due sono stati ospiti di un incontro al Festival dello Sport. Simone Inzaghi ha parlato dell’interesse della Juve: "Nel calcio non si sa mai, ma ho un contratto con la Lazio e voglio fare una grande stagione". L’augurio di Pippo: "Spero diventi il Ferguson dei biancocelesti"

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Prima avversari in campo, oggi avversari in panchina. Carriere diverse, sia da giocatori dove Pippo ha vinto tantissimo, sia da allenatori con Simone che ha catturato le attenzioni d'Italia e d'Europa grazie al gran lavoro fatto con la Lazio. I fratelli Inzaghi sono stati ospiti dell'incontro dal titolo "Mio fratello allena in Serie A" al Piccolo Teatro di Milano, per il Festival dello Sport. È stata un'occasione per tornare sull'interesse della Juventus per l'allenatore dei biancocelesti: "Sono sempre stato sereno, eravamo tornati in Champions dopo 14 anni e ora penso alla Lazio, con cui ho un grande rapporto. Poi nel calcio non si sa mai, ma intanto ho un contratto e voglio fare una grande stagione. La squadra mi segue e sono fiducioso". Il fratello, che guida il Benevento, ha guardato alla questione soffermandosi sulla stabilità anche emotiva del progetto: "Simone può allenare chiunque, ma ha un legame con la Lazio difficile da spezzare. Spero possa diventare il Ferguson dei biancocelesti: è laziale dentro e la società dovrebbe tenerselo. Sostituirlo sarebbe anche un problema, perché ha tutto per essere un grande allenatore".

L’undici ideale dei fratelli Inzaghi

Simone e Pippo Inzaghi hanno stilato un loro undici ideale dove loro sono gli attaccanti. Modulo 4-3-1-2: "Buffon in porta, Stam terzino destro, Serginho terzino sinistro, Nesta-Maldini in difesa. Centrocampo con Nedved, Leiva, Gattuso e Kakà. Davanti i fratelli Inzaghi". I due hanno potuto condividere insieme un'esperienza in Nazionale. "È un ricordo indelebile, è stata una grande soddisfazione per i nostri genitori. È l'unica volta che ho provato a passare la palla a qualcuno. Il gol ai Mondiali 2006 contro la Repubblica Ceca? Se ci fosse stato Simone, gliel'avrei data" ha detto divertito Pippo. Infine, entrambi sono stati d’accordo sul centravanti a cui volevano somigliare: "Van Basten".

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Infine l'allenatore del Benevento ha ricordato le doti del fratello anche da giocatore. "È stato sfortunato dal punto di vista fisico nonostante i quattro gol in Champions e il gol decisivo per lo scudetto della Lazio - ha spiegato Pippo -. Il suo problema alla schiena lo ha limitato, gli ha impedito di allenarsi. Se fosse stato bene fisicamente avrebbe fatto meglio di me perché ha doti tecniche superiori alle mie".