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Roma-Torino, Vagnati: "Rosso a Singo inventato, noi penalizzati clamorosamente"

Serie A
©LaPresse

La protesta del direttore sportivo del Torino: "L'espulsione di Singo è un errore chiaro ed oggettivo, che ci ha lasciato in 10 dopo 13 minuti condizionando la partita. Il nostro giocatore prende la palla, non è nemmeno fallo. Poi, prima del loro gol, Belotti viene calciato da Mancini, che era già ammonito. Siamo stati penalizzati clamorosamente, abbiamo preparato bene la partita ma dopo queste cose resti inerme. Così diventa difficile fare risultato"

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Il Torino perde ancora, 3-1 a Roma, tra le polemiche. I granata a fine gare protestano per l'espulsione di Singo, che ha lasciato la squadra di Giampaolo in 10 già dopo 15 minuti, e per un presunto fallo su Belotti prima del vantaggio giallorosso. Davide Vagnati ha fortemente criticato l'operato dell'arbitro Abisso: "Non si tratta della nostra posizione, ma è un dato oggettivo – le sue parole a Sky Sport – Un'espulsione al tredicesimo, in questo modo: è una cosa chiara ed oggettiva. Non c'è bisogno di alcuna spiegazione, è un errore e basta. Bisognerebbe rivedere il regolamento, perché sull'espulsione diretta si può chiamare il VAR. Siamo stati penalizzati clamorosamente, ci stiamo lamentando perché c'è stato un errore chiaro, che ci lascia in 10 al 13', senza poi contare il fallo su Belotti prima del gol. Ma mi soffermerei su Singo, mi sembra evidente che prenda la palla. Noi portiamo la squadra in ritiro, abbiamo una città dietro e facciamo investimenti: questi sono errori importanti che condizionano la partita. Poi l'assistente è a cinque metri, per me non è nemmeno fallo e c'è poco da analizzare. Belotti credo sia il calciatore che subisce più falli nel nostro campionato e mi sembra evidente che Mancini, già ammonito, faccia un intervento falloso. Abbiamo subito un'espulsione poco prima, Andrea mette il piede e viene calciato da Mancini. L'episodio di Singo rammarica tanto, vai in ritiro e prepari la partita in un certo modo e resti inerme, non ci sta bene. Così diventa difficile fare risultato".

Giampaolo: "Giocato con dignità, ma l'espulsione è regalata"

Queste, invece, le parole di Marco Giampaolo: "Siamo in difficolta ed è evidente, ma la squadra è stata in partita per 75 minuti in dieci contro la Roma. Abbiamo giocato con dignità senza perdere la testa, tra 48 ore giochiamo un'altra volta e ci sono già tante difficoltà che dobbiamo affrontare. Dal punto di vista della prestazione non ho niente da rimproverare alla squadra. Con gli arbitri non parlo, ho grande rispetto. Nel caso di Singo, però, è un'ammonizione regalata e gratuita. La squadra non era partita male ma già in 11 era difficile, figuriamoci in 10. Formazione? Molte volte devi cambiare per via degli schemi, altrimenti le cose ristagnano. Così si creano nuove motivazioni. Io non taglio le teste, bisognava cambiare il trend. Ma, a prescindere da chi ha giocato, la squadra ha fatto il suo. Non posso dire che i ragazzi sbaglino sul piano comportamentale, abbiamo altri problemi che vanno risolti. Sirigu resta un portiere forte, non lo discuto, ma in certi momenti bisogna cambiare il trend. Saltare una partita non fa male a nessuno, magari alzi il livello dell'attenzione. Però non mi riferisco solo al portiere, ho cambiato tanti giocatori e chi è sceso in campo dall'inizio mi ha dato buone risposte. Però bisogna anche pulire delle scorie, quando arrivi da tante sconfitte si instaura quel senso di timore, per cui ho deciso di far giocare ragazzi puliti sotto questo punto di vista".

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