Roma, zero vittorie contro le prime 10 della classifica di Serie A
il datoI giallorossi sul campo dell'Atalanta hanno confermato una preoccupante tendenza: in questo campionato non sono ancora riusciti a battere una squadra posizionata nella parte sinistra della classifica. Ma ora giocherà 6 delle prossime 7 giornate all'Olimpico
Semaforo rosso per la Roma. La corsa della squadra di Fonseca verso la Champions ha subito un brusco stop a Bergamo, un altro ko che certifica quello che ormai è diventato un problema: i giallorossi contro le big (o in generale contro le prime 9 della classifica) non riescono a vincere. L’appuntamento in casa dell’Atalanta rappresentava l’ennesima prova del nove, ma non è stata superata come già successo precedentemente. Una lacuna che ridimensiona la classifica giallorossa e che rischia di essere pagata cara in ottica Champions. Difficoltà che già nella passata stagione hanno condizionato il cammino della Roma, arrivata quinta dopo aver raccolto 28 punti dei 70 totali con le avversarie che si sono posizionate nella top 10.
Nessun successo contro le squadre in top 10
Quest’anno le cose non sembrano andare meglio, anzi il contrario, perché nel corso del campionato si sta registrando una costante flessione da questo punto di vista. La stagione è cominciata, infatti, con lo 0-0 di Verona (poi tramutato nella sconfitta per 3-0 a tavolino a causa dell’errato inserimento di Diawara nella lista degli Under 22) e il 2-2 casalingo contro la Juve, risultato in teoria positivo ma che aveva fatto storcere il naso considerando che i giallorossi erano in vantaggio di un gol e di un uomo a inizio ripresa. Successivamente la squadra di Fonseca ha strappato un bel 3-3 a San Siro contro il Milan capolista, il punto senza dubbio più importante ottenuto contro una big, avvalorato da una tripla rimonta che aveva frenato Ibra e compagni. Un’illusione, viste le due pesanti sconfitte subite poi in trasferta contro Napoli e Atalanta e il pareggio nel mezzo contro il Sassuolo, un punto che andava stretto vista la prestazione superiore agli avversari nonostante l’inferiorità numerica per oltre un tempo. In tutto fanno appena 4 punti (compreso quello poi tolto contro l'Hellas) raccolti su 18 negli scontri diretti disputati fin qui con le formazioni top 10; zero successi e soli 6 gol realizzati, meno della metà rispetto ai 13 subiti. Dati negativi che appaiono ancora più evidenti se confrontati con quelli registrati contro le squadre piazzate nella parte destra della classifica: in questo caso i giallorossi hanno fatto finora en plein, con 21 punti su 21 messi in cassaforte grazie a 18 reti segnate e 5 incassate in 7 gare.
approfondimento
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L'accusa di Fonseca
Tutti i risultati negativi ottenuti negli scontri diretti con le formazioni che occupano la parte sinistra della classifica hanno avuto interpretazioni diverse, ma gli ultimi confronti hanno evidenziato un punto in comune che non può non preoccupare l’ambiente capitolino: un crollo fisico, tattico e mentale che ha portato a delle batoste finali dure da digerire. Era successo a Napoli, quando la squadra di Gattuso aveva omaggiato la scomparsa di Maradona con un perentorio 4-0, ed è ricapitato al Gewiss Stadium, con i ragazzi di Gasperini che hanno dilagato nell’ultima mezz’ora di gioco e chiuso l’incontro con un altro poker, cancellando un ottimo primo tempo della Roma che non ha fatto altro che aumentare il rammarico e destare perplessità sul cambio di atteggiamento dopo l’intervallo. Tra le due battute d’arresto si segnala un Fonseca diverso nelle dichiarazioni post-partita: mentre al San Paolo aveva fatto mea culpa sul poco coraggio mostrato in campo dai suoi, contro la Dea si è in qualche modo 'chiamato fuori' dalla sconfitta, criticando apertamente i giocatori: “Hanno fatto un secondo tempo da ragazzini”.
Il fattore Olimpico: 7 delle prossime 8 gare saranno in casa
Serve un confronto immediato fra allenatore e gruppo che porti a un cambio di rotta: perché è vero che il calendario a cavallo di queste feste propone 3 impegni abbordabili (Cagliari e Samp in casa, Crotone fuori), ma poi torneranno gli scontri diretti: Inter e Lazio all'Olimpico (dove la Roma giocherà 6 delle prossime 7 gare di campionato da qui a fine gennaio) per capire se la Champions può ancora essere considerata un obiettivo alla portata.