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Juve, il gol non si chiama più solo "Moraldo". E Chiesa recupera per l'Inter

VERSO INTER-JUVE
©LaPresse

Dopo una prima parte di stagione in cui erano decisive soprattutto le reti del tandem Ronaldo-Morata, nelle ultime settimane la Juve ha riscoperto la vena realizzativa di giocatori di ogni reparto. Come Chiesa, che dovrebbe recuperare dai problemi fisici e che quest'anno a San Siro è già stato protagonista (contro sia Inter che Milan)

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Tre vittorie di fila in campionato, un entusiasmo ritrovato e la risposta attesa dopo il pesante ko interno contro la Fiorentina nell'ultima partita del 2020: il nuovo anno della Juventus è iniziato nel migliore dei modi. Tante conferme in queste prime gare del 2021, ma anche nuove certezze per la squadra di Andrea Pirlo, che adesso non è più totalmente dipendente dal duo "Moraldo", Morata e Cristano Ronaldo. Se nella prima parte di stagione il campione portoghese e lo spagnolo ex Atletico avevano firmato gran parte delle reti messe a segno dai bianconeri, nelle ultime settimane la Juve ha potuto contare anche sull'apporto fondamentale in fase realizzativa di esterni, centrocampisti e difensori. Nel computo totale dei gol realizzati dalla Juve in campionato (35), il 60% porta la firma degli attaccanti (15 Cristiano Ronaldo, 4 Morata e 2 Dybala), mentre il 20% è stato messo a segno dagli esterni (4 Chiesa e 3 Kulusevski). L'11% delle reti sono arrivate dai centrocampisti (2 McKennie, 1 Rabiot e 1 Ramsey), infine il 9% è stato segnato dai difensori (2 Bonucci e 1 Danilo). I gol che arrivano da tutti i reparti rappresentano un punto di forza in più in vista della supersfida del prossimo turno contro l'Inter per la squadra di Pirlo, che è dunque riuscita a bilanciare l'aspetto offensivo. Soprattutto nelle ultime uscite: nella scorsa giornata contro il Sassuolo, prima della ciliegina sulla torna del solito Cristiano Ronaldo, sono arrivate le prime reti in questa Serie A da parte di Danilo - bravo a sbloccare la partita con una gran botta da fuori area - e di Ramsey - pronto a raccogliere in mezzo all'area il suggerimento di Frabotta -, decisivo per il sorpasso bianconero nel finale dopo il momentaneo pareggio di Defrel. Nel match precedente, lo scontro diretto contro il Milan a San Siro, a chiudere i conti era stato McKennie, ma il mattatore era stato Federico Chiesa, autore di una doppietta. Contro l'Inter si giocherà nuovamente al Meazza. E l'esterno bianconero, in quello stadio, si è reso protagonista in più di un'occasione.

Soprattutto nelle ultime uscite: nella scorsa giornata contro il Sassuolo, prima della ciliegina sulla torna del solito Cristiano Ronaldo, sono arrivate le prime reti in questa Serie A da parte di Danilo - bravo a sbloccare la partita con una gran botta da fuori area - e di Ramsey - pronto a raccogliere in mezzo all'area il suggerimento di Frabotta -, decisivo per il sorpasso bianconero nel finale dopo il momentaneo pareggio di Defrel. Nel match precedente, lo scontro diretto contro il Milan a San Siro, a chiudere i conti era stato McKennie, ma il mattatore era stato Federico Chiesa, autore di una doppietta. Contro l'Inter si giocherà nuovamente al Meazza. E l'esterno bianconero, in quello stadio, si è reso protagonista in più di un'occasione...

Le condizioni di Chiesa e i suoi precedenti a San Siro

Rimasto in campo nel match contro il Sassuolo nonostante il duro colpo alla caviglia ricevuto in occasione del fallo che ha poi portato all'espulsione di Obiang (dopo intervento del Var), gli esami ai quali è stato sottoposto Chiesa al J-Medical hanno escluso lesioni. Cresce l'ottimismo per un suo impiego nel big match contro l'Inter a San Siro, uno stadio che in passato ha già regalato sorrisi al classe '97. Non soltanto, infatti, la recente doppietta contro il Milan nella gara dello scorso 6 gennaio, Chiesa è andato in rete al Meazza anche in un'altra circostanza in questa stagione. È accaduto proprio contro l’Inter nella gara della seconda giornata di campionato, lo scorso 26 settembre, quando vestiva ancora la maglia della Fiorentina: servito in profondità alla perfezione da Ribery, l'esterno ha superato Handanovic con un tocco sotto, fissando momentaneamente il risultato sul 2-3 (la partita è poi terminata 4-3 per i nerazzurri) e segnando il suo ultimo gol con la maglia viola prima del trasferimento alla Juve. In precedenza aveva già segnato a San Siro, al Milan, sempre con la Fiorentina nel campionato 2018/19: ancora decisivo, in quella occasione il suo gol (0-1) regalò i tre punti ai viola.

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Morata e quell'esultanza con gli occhiali…

E un altro giocatore che spera di tornare ad essere decisivo per la Juventus è Alvaro Morata, che dopo i problemi fisici che lo hanno tenuto fuori nelle ultime settimane sarà chiamato a sostituire l'infortunato Dybala (l’argentino starà fuori circa 15-20 giorni). Lo spagnolo, che farà coppia con Cristiano Ronaldo, in ogni caso sa come si fa gol all'Inter. Nel corso della sua prima esperienza in bianconero, infatti, mise a segno la rete del definitivo 2-1 per la Juve a San Siro nella gara valida per la 36^ giornata del campionato 2014/15 con un destro da fuori area nel quale Handanovic non fu impeccabile. Ma più del gol in sé, divenne celebre l'esultanza dello spagnolo, che dopo la rete indossò un paio di occhiali da sole tra lo stupore dei compagni. Quelle lenti erano sfuggite dalle mani a un tifoso nerazzurro, innervosito dal gol incassato nel finale. Lo stesso fece poi un appello all'attaccante della Juventus per riavere indietro gli occhiali, che però non vennero ritrovati. Adesso, per Morata, una nuova occasione per rendersi ancora protagonista: chissà se lo spagnolo avrà già in mente una possibile nuova esultanza in caso di gol…

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