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Barella, il "Cavaliere elettrico" dell’Inter

il protagonista

Alfredo Corallo

©Getty

Il centrocampista sardo ha dato la definitiva "scossa" nella vittoria dei nerazzurri contro la Juventus, confermando anche le sue doti di realizzatore: già 8 assist (e 2 reti) in questa stagione per lui. Scoperto da Matteoli, regista dell'Inter dei record, ha una grande ammirazione per LeBron James, passione condivisa con la moglie Federica, che gli ha appena regalato la terza bambina

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Come in quel western di Pollack decisamente progressive - per l'epoca, fine anni '70 - Nicolò Barella è uno che esalta, il Cavaliere Elettrico del rodeo che dà la scossa: contro la Juventus il cowboy sardo ha dapprima lanciato il gancio al compagno Vidal e sulla frustata di Bastoni è partito al galoppo, prendendo la zebra per le corna, sul solco del miglior (Nicolino) Berti, "cavallo pazzo" dell'ultima Inter meno Internazionale e più italiana passata dal Meazza. Quella del Trap, maestro di Antonio Conte. E di Gianfranco Matteoli, regista dello scudetto dei record e scopritore di Barella, che andò a pescare nella Scuola Calcio "Gigi Riva" per conto del Cagliari. Le giovanili in rossoblù, poi l'esordio in prima squadra nel gennaio 2015, appena 17enne, lanciato da Gianfranco Zola in Coppa Italia con il Parma. Qualche mese dopo il debutto in Serie A, sempre contro gli emiliani, battezzato da Gianluca Festa (altro vecchio cuore nerazzurro). Il 10 ottobre del 2018 la prima in Nazionale, schierato dal ct Roberto Mancini nell'amichevole di Genova con l'Ucraina. Ma la "carriera" di Nicolò era cominciata molto tempo addietro: "Ho iniziato presto... quando mia mamma mi rincorreva per casa! - scherzava in un'intervista sul sito ufficiale dell'Inter, in cui rivelò anche il suo idolo. "Mio padre ha sempre guardato tutte le partite, ma proprio tutte quelle che passavano in televisione. E io, con lui: guardavo, immagazzinavo, apprendevo. Per dire: ricordo i gol di Stankovic, già da piccolo - confessa - ero impressionato dalla sua capacità di calciare, mi hanno sempre affascinato e stupito le sue conclusioni. Due sono indelebili: il gol nel derby da fuori area e quello al volo da centrocampo contro lo Schalke 04 in Champions". 

Numeri e crescita del folletto sardo

Il primo gol di Barella in maglia nerazzurra arriva proprio in Champions, il 17 settembre del 2019, nella première europea, quando firma la rete del pareggio contro lo Slavia Praga a San Siro. Il 9 novembre la "bomba" da 3 sulla sirena - lui che è un grande appassionato di basket - al Verona, che lo fa entrare definitivamente nelle grazie del popolo interista. Fino all'esplosione di questo inizio stagione e la consacrazione nella sfida con la Juve, che lo attesta già a quota 2 reti e 6 assist (più 1 in Coppa Italia e 1 in Champions League) migliorando sia a livello di realizzazioni (due vs uno) che di passaggi vincenti (6 vs 5) lo score totalizzato nella scorsa annata in Serie A. Croce e delizia dei fantallenatori... che non gli perdonano ancora qualche cartellino giallo di troppo, sebbene appaia molto cresciuto anche dal punto di vista caratteriale. Merito di Conte e... delle sue quattro donne

LeBron James e le donne di Nicolò

"Sono cresciuto in una famiglia numerosa, ho sempre desiderato dei figli. Quando ho trovato la persona giusta, ho realizzato il mio sogno". Nicolò - che compirà 24 anni il 7 febbraio - non ha certo perso tempo: nel 2018 ha sposato Federica che, all'alba di oggi, nel "post" Inter-Juve, ha partorito la loro terza bambina, Matilde, dopo Rebecca e Lavinia. Hanno anche due cani: Hillary e... LeBron, come quel Lebron, che adorano entrambi (da qui la maglia numero 23) . "Tanti parlano di lui per i titoli, le finali - spiega ancora Barellino - ma io lo stimo come uomo. I suoi compagni lo vivono come un punto di riferimento. Io vorrei vincere tanto, ma allo stesso tempo il mio obiettivo è quello di lasciare un bel ricordo, un segno nei miei compagni. Una traccia di Barella nel calcio: come persona e sportivo".  

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