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Serie A, le migliori giocate della 22^ giornata

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Daniele Manusia

Il dribbling di Insigne, la progressione di Ounas, la scivolata tipica di Nainggolan e altre grandi giocate dall'ultima giornata di campionato

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Stiamo entrando nel vivo della stagione e ogni partita inizia a pesare un pochino di più delle precedenti. Nella settimana che precede il decisivo derby di Milano, l’Inter ha superato il Milan in testa alla classifica grazie alla sua solida vittoria contro la Lazio di Inzaghi. In vetta la classifica è sempre più corta: non solo la Juventus ha perso contro il Napoli, ma la Roma ha consolidato il suo score solidissimo contro le piccole battendo in maniera convincente l’Udinese, mentre l’Atalanta in una partita difficile è uscita a tornare con i tre punti dalla Sardegna Arena. Nessuna di queste partite è stata facile e questo spiega la grande quantità di giocate da ricordare anche da parte di squadre che sono uscite sconfitte dal campo. Lo spettacolo, per fortuna di questa rubrica, non sempre coincide con il risultato.

Insigne salta Danilo

Pur in una stagione non particolarmente brillante per il Napoli (o forse proprio per questo) Lorenzo Insigne ha rafforzato ancora di più il suo status di leader tecnico della squadra di Gattuso. Se con Sarri, infatti, il suo talento aveva brillato in un contesto che ne favoriva la sua qualità associativa, con un allenatore più reattivo come Gattuso a Insigne viene richiesto di prendersi responsabilità anche in transizione e in uno contro uno. Questa faticosa risalita del pallone contro la Juve, che prova con tutte le sue forze a recuperare il possesso, è un buono esempio: la palla deve uscire da un paio di rimpalli fortunosi per arrivare pulita sui piedi di Insigne, ma quando questo succede il capitano del Napoli è pronto a girarsi e a puntare Danilo, che a sua volta è già in posizione per chiuderlo in scivolata. Insigne, però, si dimostra più pronto di lui e lo supera con un pallonetto di una leggerezza eterea, che stride con l’intensità caotica di questa azione.

Nainggolan alla Nainggolan 

Con la sconfitta di ieri contro l’Atalanta, il Cagliari ha perso 10 delle ultime 15 partite, pareggiando le restanti. Anche nel momento più buio della stagione, però, la squadra di Di Francesco ha ritrovato alcune certezze, come le prestazioni di Godin e Nainggolan. Certo, il centrocampista belga non ha più la brillantezza fisica di una volta, ma la sua classe è ancora intatta e nel suo caso la classe ha molto a che fare con la capacità di recuperare palla in qualsiasi parte del campo come un supereroe della Marvel. Il contrasto tra la sua forma fisica e il suo talento è particolarmente chiaro in questa azione: Nainggolan prova a superare Sutalo aggirandolo sulla destra, ma il difensore croato capisce le sue intenzioni in anticipo e gli sfila davanti recuperando il pallone. Quando poi però Sutalo prova ad addentrarsi sulla fascia destra, Nainggolan lo recupera con poche falcate e gli ruba palla con quella che è a tutti gli effetti una scivolata alla Nainggolan. Per quanto siamo affezionati ai doppi passi, ai tiri dalla distanza e ai trick, ci sono poche cose più appaganti di Nainggolan che entra pulito sulla palla con il tacco da dietro, facendo ripartire l’azione subito dopo.

Ounas si fa mezzo campo

Adam Ounas in questo momento è il calciatore di Serie A con più dribbling tentati e realizzati per novanta minuti. Il campione è ancora ristretto, visto che a inizio stagione al Cagliari non giocava e solo da quando si è trasferito al Crotone a gennaio ha iniziato ad accumulare minuti. In ogni caso al momento è davanti persino al re incontrastato di questa classifica, Jeremie Boga. I suoi numeri nelle ultime due partite fanno paura: 7 dribbling, 3 passaggi chiave, 1 gol. In quest’azione col primo controllo manda Rogerio a destra mentre se ne va a sinistra e corre per tutto il campo, prima di scaricare per Pedro Pereira.

Lo slalom di Immobile 

Di certo quando si parla di Immobile non si parla delle sue qualità palla al piede, delle sue capacità di dribbling. È un giocatore che celebriamo per il suo cinismo e per la sua precisione negli ultimi metri, oltre che per l’intensità del suo gioco senza palla. Il fatto è che il suo stile di gioco è così essenziale che raramente si concede un dribbling, in questa situazione però la pressione dell’Inter lo costringe a un paio di giocate d’alta scuola in sequenza. La prima con un colpo di tacco con cui evita Brozovic, poi una croqueta (il dribbling in cui si tocca la palla con l’interno dei due piedi rapidamente) per superare Bastoni.

Luis Alberto congela Barella 

Certe volte le cose che fa Luis Alberto sembrano troppo facili, come stesse giocando contro dei bambini. Le sue giocate non sono frutto di una rapidità insensata o un talento fisico particolare, sembrano più una capacità magica dello spagnolo di gestire il tempo in maniera diversa dagli altri. Anche qui contro Barella, che è uno dei giocatori più reattivi della Serie A, sembra semplicemente passargli oltre dopo avergli fatto un incantesimo. Invece a guardare con attenzione si vede come Luis Alberto fa un passettino sul posto quasi impercettibile, convince l’avversario che vuole passare il pallone al centro per sbilanciarne il movimento prima di allungarsi il pallone lungo la linea laterale con un tocco di piatto - di pregevole fattura c’è da dire - per scappare via.