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Roma, allenamento di mattina dopo il rientro nella notte. Zaniolo verso il recupero

Serie A

Michele Mastrogiacomo

Dopo la figuraccia contro il Bodo e il rientro in Italia in piena notte, Mourinho ha deciso di far dormire tutti i giocatori della Roma a Trigoria e di farli allenare in mattinata, per provare a lanciare un segnale e a recuperare le energie mentali in vista del difficilissimo impegno contro il Napoli. Il trequartista, assente in Norvegia, è pienamente recuperato, mentre circolano sui social dei video con le scuse di Pellegrini e compagni ai tifosi subito dopo la partita col Bodo 

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Il giorno dopo la notte più buia della sua carriera, mai era stato sconfitto con 6 reti al passivo, Mourinho ha un solo obiettivo in mente: recuperare il prima possibile la sua Roma. Che nel gelo del circolo polare artico ha sbandato pesantemente, finendo per venire umiliata da una squadra di modesti mestieranti e facendo improvvisamente ripiombare i giallorossi in un baratro popolato da vecchi e, almeno così si pensava, oramai sbiaditi fantasmi. Invece il trend delle goleade subite continua, come fosse una macchia che per forza di cose i temerari tifosi, che anche ieri si sono sciroppati una trasferta quasi impossibile, ogni singola stagione almeno una volta devono subire: United, Bayern Monaco, Barcellona, Liverpool, Fiorentina, ancora United. Fino all’inverosimile: imbarcata anche contro il Bodo. La cura, almeno la primissima, prescritta da dottor Mourinho, che di colpe per l’imbarazzo norvegese ne ha ovviamente tante quante i giocatori, è quella dell’immediato lavoro. E allora, dopo il ritorno in piena notte, tutti a dormire a Trigoria e poi tutti in campo a sgroppare sulle colpe avute e i limiti espressi. Tecnici, come ha detto Mourinho, anche; ma soprattutto mentali e di tenuta di gruppo, aspetto sul quale evidentemente lo Special One non è ancora riuscito a incidere più di tanto, come forse ingenuamente si credeva. 

Roma, Zaniolo verso il recupero?

E proprio dal campo ecco arrivare la prima buona nuova per Mourinho, ovvero il  continuo miglioramento dal trauma in iperflessione al ginocchio sinistro di Nicolò Zaniolo, che dopo lo stop contro la Juve e l’assenza in Conference League vuole provare a tornare tra i convocati col Napoli. Contro il quale l’allenatore portoghese tornerà ovviamente a schierare la squadra titolare, ben diversa per qualità e mentalità da quella proposta in Norvegia, come lo stesso portoghese non si è attardato a dire nel post partita europeo, lanciando un chiaro segnale alla società: “Ora non mi chiederete più perché faccio giocare sempre gli stessi. Lo sapevo che era un rischio, perché c’è differenza di qualità tra un gruppo di giocatori e un altro gruppo e sapevo che avevano dei limiti”.  A buoni intenditori, molte e molto chiare parole.

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Pellegrini si scusa coi tifosi: rifiutata la maglia del capitano

Simbolo tecnico della Roma in campo, già 7 gol in 11 presenze in stagione, e anima giallorossa anche fuori dal terreno di gioco, capitano romano e romanista come da fedele tradizione giallorossa, Lorenzo Pellegrini è stato il primo a dirigersi sotto la curva dopo la scoppola subita dal Bodo per scusarsi coi 394 tifosi della Roma arrivati in Norvegia. Un tentativo che non è riuscito affatto a spegnere la rabbia dei sostenitori giallorossi, che hanno anche rifiutato di ricevere la maglia che il numero 7 della Roma stava tentando di regalare loro. Un segno evidente del malcontento, che nemmeno Abraham, uno dei più convinti nel volersi scusare per la prestazione e chiedere nel frattempo il sostegno dei tifosi.