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Milan-Inter, Inzaghi: "Derby fondamentale, ho visto la convinzione giusta nella squadra"

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L'allenatore nerazzurro presenta il derby in conferenza stampa: "Complimenti a Napoli e Milan per quello che stanno facendo, ma noi abbiamo bisogno di una grande partita. La convinzione del gruppo sta crescendo giorno dopo giorno, è fondamentale fare risultato. Decisiva per lo scudetto? Vogliamo colmare la distanza dalla vetta, ma ci sono ancora tantissime partite". E per il centrocampo tiene in piedi un ballottaggio a cinque al fianco di Barella e Brozovic

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A Milano è tempo di derby. Milan e Inter si affrontano domenica alle ore 20.45 a San Siro in una sfida che può già essere decisiva in chiave scudetto. Alla vigilia della stracittadina, Simone Inzaghi ha presentato così in conferenza stampa la sfida contro i rossoneri.

Sarà l'ultima partita prima della sosta delle nazionali. Che partita sarà?

"Senz'altro sarà una partita intensa. Sappiamo tutti cosa significa un derby cittadino. Sappiamo l'importanza per i nostri tifosi e per la società e vogliamo chiudere al meglio questo ciclo di partite"

 

Qual è il suo metodo per avvicinarsi a queste partite?

"Ho avuto la fortuna di giocarne tanti da giocatore e poi da allenatore. Sono partite a sè all'interno di un campionato. Sono due partite che si preparano da sole. Poi dipende anche quando capitano, in questo caso è dopo una partita di Champions e abbiamo avuto solo due giorni per prepararlo. Ma ho visto gli occhi giusti da parte della squadra, la convinzione giusta perchè stiamo facendo ottime cose. Stiamo facendo una buonissima Champions, in campionato abbiamo fatto 24 punti in 11 partite e in Germania o in Spagna saremmo a 1-2 punti dalla vetta. Bisogna fare i complimenti a Napoli e Milan per quello che stanno facendo, ma noi domani abbiamo bisogno di una grande partita"

 

Dovrete fare la rincorsa su due avversari. Cosa cambia?

"Penso che i tre scontri diretti già fatti, la squadra li abbia fatti bene. Con la Juventus sappiamo tutti com'è andata, con l'Atalanta abbiamo sbagliato un rigore decisivo e con la Lazio abbiamo fatto 65-70 minuti ottimi fino al rigore della Lazio. Ci manca la vittoria e domani abbiamo una grandissima occasione. Si conclude il ciclo di sette partite, iniziato con la sconfitta di Roma che è stato seguito da 5 vittorie e 1 pareggio. Ci hanno dato convinzione, ma domani per noi è fondamentale fare risultato"

 

Dopo le recenti prestazioni, c'è la sensazione che ci sia stata una svolta mentale dopo la sconfitta di Roma?

"Penso che nelle ultime partite non ci siamo snaturati, abbiamo sempre giocato un ottimo calcio, creando tanto e facendo gol. Chiaramente in fase difensiva abbiamo lavorato meglio, più di squadra perchè tutto il blocco è sempre stato molto compatto e nelle ultime partite abbiamo concesso molto poco"

 

Percepisci una differenza tra questo derby e gli altri che hai vissuto? Lo ritieni il più importante della tua carriera?

"Senz'altro. E' il mio primo qua a Milano e c'è grandissima voglia che arrivi questa partita. L'avvicinamento è stato diverso perchè siamo arrivati giovedì da una trasferta europea, ma i tifosi dell'Inter aspettano questa partita. C'è questa percezione, c'è grandissimo entusiasmo, abbiamo dei grandi tifosi che ci seguono sempre in massa e non ci lasciano mai soli. Domani ci aiuteranno moltissimo nei momenti in cui ci sarà da soffrire tutti insieme"

 

Può essere la partita di Calhanoglu?

"Mancano ancora l'allenamento di oggi e quello di domani mattina. In questo momento a centrocampo ho ottime risposte. Calhanoglu ha fatto un'ottima partita con l'Udinese, Vidal è stato fondamentale in Champions, Gagliardini tra Empoli e Lazio è stato tra i migliori in campo, Vecino ha avuto un problemino che ha superato e anche Sensi sta tornando e meriterebbe più spazio. Ho la fortuna di allenare una grande squadra, c'è grande competizione in tutti i ruoli e a me va bene così. Ho qualcosa in testa, ma per la formazione dovrò avere le conferme dagli allenamenti"

 

La distanza in classifica può cambiare l'approccio alla partita e il modo di interpretarla?

"Penso che la classifica vada guardata con molta attenzione, però penso che in una partita del genere le classifiche si azzerano. Conteranno corsa, aggressività, determinazione, sapendo che affrontiamo un avversario di valore, che sta facendo qualcosa che non era successo a nessuno in 40 anni di campionato. Vanno fatti i complimenti sia al Milan che al Napoli"

 

Cosa temi di più del Milan? Dove pensi di potergli far male?

"Il Milan è una squadra che segna tanto e non concede tantissimo. E' la seconda miglior difesa dopo il Napoli, è una squadra con grandissima mobilità, giocano insieme da tanti anni e hanno un ottimo allenatore che conosco bene. Dovremo prestare massima attenzione. Noi siamo in un ottimo momento, siamo il miglior attacco e abbiamo tutte le possibilità per fare una grande partita"

 

Quanto è importante per la serenità avere una società che risolve per tempo le questioni contrattuali?

"E' normale che da allenatore fanno piacere queste cose. Ho la fortuna di avere una proprietà e dei dirigenti sempre presenti, che mi fanno sempre sentire pieno sostegno. Sapevamo che quest'estate dovevamo fare delle uscite importanti, ci sono state però nello stesso momento la società mi è stata molto vicino, abbiamo fatto acquisti importanti e adesso questi rinnovi fanno capire che c'è un progetto. L'Inter va avanti, la società è ambiziosa, con una proprietà e dei dirigenti sempre al mio fianco. Sono arrivati rinnovi di Barella e Lautaro, abbiamo altri giocatori che discuteranno sulla loro situazione, ma su questo sono tranquillo. Io mi concentro sul campo e ho dei dirigenti che sono sempre con me e con la squadra"

 

Le dà un po' fastidio che i giornali inglesi accostino i suoi giocatori al Tottenham dopo l'arrivo di Conte?

"Sinceramente non ci ho pensato. E' prematuro pensare a gennaio, quello che più conta è la partita di domani. Vogliamo fare un grande derby per dare una grande soddisfazione ai tifosi, sapendo che poi c'è la sosta e dopo altre 9 partite fondamentali prima della sosta di Natale"

 

In caso di sconfitta, rimarrebbe una porta aperta per lo scudetto?

"Sono passate solo 11 partite, bisogna ragionare di partita in partita. Abbiamo sette punti di ritardo, che vogliamo colmare a partire da domani. Sappiamo che da qui alla fine mancheranno ancora 27 partite, sono tantissime e ci sono tantissimi punti a disposizione. Ma domani è una partita importantissima per la classifica e per le convinzioni del gruppo che stanno aumentando di giorno in giorno"