Prosegue la marcia d'avvicinamento dei nerazzurri verso il debutto in campionato al Via del Mare, in programma sabato alle 20.45 e in diretta su Sky Sport. Tra punti di forza (come la LuLa) e punti deboli (9 gol subiti in 4 amichevoli), ecco cosa va e cosa non va della formazione di Simone Inzaghi
A cura di Silvia Vallini
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- Alla LuLa non servono rodaggi. Si è ricomposta ed è tornata a brillare. Anche se Lukaku e Martinez non hanno segnato molto nel precampionato, l’intesa è quella di sempre. 41 gol e 20 assist in 2 sono la dote lasciata dallo scudetto, la roccia su cui costruire la stagione che sta per cominciare. All’ombra della Lula, Dzeko e Correa possono cercare la miglior condizione.
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- 2. ASLLANI - Dalla carta al campo il passaggio è stato immediato. Lo hanno definito il perfetto vice Brozovic e Asslani lo ha subito confermato, senza sentire il brivido del salto in alto. All’Inter si è inserito in fretta. Lanci disegnati, abile regia, qualità e anche un gol. Il centrocampo ha un uomo in più, che può fare la differenza.
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- In diversi l’hanno chiamata "fratellanza" e la sintonia di un gruppo collaudato, che ha ritrovato un leader e ha aiutato velocemente i nuovi a integrarsi, è un punto di forza da non sottovalutare. La base è solida: 7 su 11 della formazione titolare hanno almeno 3 anni di Inter alle spalle.
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- Nove gol subiti nelle 4 amichevoli di livello sono troppi, quanto gli errori dei singoli e d’insieme nelle fase difensiva. Le incertezze di Handanovic e De Vrij, il mercato attorno a Skriniar si aggiungono al mancato arrivo di un rinforzo, dopo che Bremer è sfumato. Due anni fa è stata la miglior difesa del campionato, si è confermata solida anche l’anno scorso, ma occorre una registrata.
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- Due pareggi e due sconfitte contro Lione, Monaco, Lens e Villarreal hanno evidenziato un ritardo di condizione, considerando il campionato però che sta per cominciare. Segnali di crescita, avversari più avanti nella preparazione, ma urgono fluidità e concretezza per arrivare pronti già all’esordio di sabato contro il Lecce.
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- Qualche miglioramento c’è stato, ma il vero Gosens all’Inter non si è ancora visto e resta qualche scoria del lungo infortunio da smaltire. Alla fascia sinistra abituata nelle ultime due stagioni a un Perisic straripante, serve di più. Dimarco e Darmian sono d’aiuto, ma fondamentale per l’Inter è che il tedesco torni ad esprimersi come ai tempi dell’Atalanta.