Prosegue la marcia d'avvicinamento dei nerazzurri verso il debutto in campionato al Via del Mare, in programma sabato alle 20.45 e in diretta su Sky Sport. Tra punti di forza (come la LuLa) e punti deboli (9 gol subiti in 4 amichevoli), ecco cosa va e cosa non va della formazione di Simone Inzaghi
A cura di Silvia Vallini
VERSO LECCE - Pochi giorni all'inizio del campionato per l'Inter che scenderà in campo sabato 13 agosto, ore 20.45, allo stadio "Via del Mare" contro il Lecce (match in diretta su Sky Sport). La preparazione ha dato già le prime indicazioni a Simone Inzaghi: ecco cosa va e cosa non va della formazione nerazzurra.
COSA VA
1. LA COPPIA LUKAKU-LAUTARO
- Alla LuLa non servono rodaggi. Si è ricomposta ed è tornata a brillare. Anche se Lukaku e Martinez non hanno segnato molto nel precampionato, l’intesa è quella di sempre. 41 gol e 20 assist in 2 sono la dote lasciata dallo scudetto, la roccia su cui costruire la stagione che sta per cominciare. All’ombra della Lula, Dzeko e Correa possono cercare la miglior condizione.
- 2. ASLLANI - Dalla carta al campo il passaggio è stato immediato. Lo hanno definito il perfetto vice Brozovic e Asslani lo ha subito confermato, senza sentire il brivido del salto in alto. All’Inter si è inserito in fretta. Lanci disegnati, abile regia, qualità e anche un gol. Il centrocampo ha un uomo in più, che può fare la differenza.
3. LA SINTONIA DI GRUPPO
- In diversi l’hanno chiamata "fratellanza" e la sintonia di un gruppo collaudato, che ha ritrovato un leader e ha aiutato velocemente i nuovi a integrarsi, è un punto di forza da non sottovalutare. La base è solida: 7 su 11 della formazione titolare hanno almeno 3 anni di Inter alle spalle.
COSA NON VA
1. LA FASE DIFENSIVA
- Nove gol subiti nelle 4 amichevoli di livello sono troppi, quanto gli errori dei singoli e d’insieme nelle fase difensiva. Le incertezze di Handanovic e De Vrij, il mercato attorno a Skriniar si aggiungono al mancato arrivo di un rinforzo, dopo che Bremer è sfumato. Due anni fa è stata la miglior difesa del campionato, si è confermata solida anche l’anno scorso, ma occorre una registrata.
2. LA CONDIZIONE ATLETICA
- Due pareggi e due sconfitte contro Lione, Monaco, Lens e Villarreal hanno evidenziato un ritardo di condizione, considerando il campionato però che sta per cominciare. Segnali di crescita, avversari più avanti nella preparazione, ma urgono fluidità e concretezza per arrivare pronti già all’esordio di sabato contro il Lecce.
3. ROBIN GOSENS
- Qualche miglioramento c’è stato, ma il vero Gosens all’Inter non si è ancora visto e resta qualche scoria del lungo infortunio da smaltire. Alla fascia sinistra abituata nelle ultime due stagioni a un Perisic straripante, serve di più. Dimarco e Darmian sono d’aiuto, ma fondamentale per l’Inter è che il tedesco torni ad esprimersi come ai tempi dell’Atalanta.
