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Napoli, l'opera d'arte di Spalletti che è ancora da completare

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Massimo Ugolini

©IPA/Fotogramma

L'impatto di Spalletti a Napoli è stato estremamente positivo. Dal suo arrivo, sono tanti i giocatori che ha trasformato, Lobotka e Osimhen su tutti, che sono diventati i protagonisti della clamorosa cavalcata di questa stagione. "Mastro Luciano" è pronto a completare la propria opera d'arte

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Mastro Luciano ha fatto un gran lavoro. Altro che fabbro. Un’opera curata nei minimi dettagli. Cesellando il profilo di ogni singolo giocatore. Migliorando il rendimento di tutti. Nessuno escluso. Un’opera d’arte, ancora da completare, alla quale vanno aggiunti gli ultimi ritocchi per affrontare la parte finale del campionato e soprattutto la Champions, ancora tutta da giocare.  Un lavoro cominciato nella passata stagione, con il materiale a disposizione, Lobotka uno dei primi. Lo voleva già quando allenava l’Inter, è bastato poco per trovare la giusta sintonia. Giocatore letteralmente trasformato. E soprattutto insostituibile.

Stesso discorso per Meret, Mario Rui e Elmas. Fino ad arrivare a Osimhen. Con Spalletti il doppio delle presenze e praticamente il quadruplo dei gol. Uno ogni 109 minuti. Incontenibile, come l’ambizione del gruppo “lavorato” dalle sapienti mani dell’allenatore. Spalletti il Valorizzatore, ancora all’opera, limando le ultime asperità, prima di sollevare il velo e scoprire quella che molto probabilmente diventare la sua Opera Magna.