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Lazio, le prestazioni non preoccupano ma Sarri dovrà fare da psicologo...

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Matteo Petrucci

Dopo la sconfitta contro l’Inter non tutto è da rifare, ma c’è molto da analizzare: i quattro gol subiti in due partite e l’inaspettata arrendevolezza dei biancocelesti impongono alcune riflessioni. Solo una volta erano stati incassati due ko consecutivi in campionato e adesso saranno necessarie le rotazioni che finora Sarri ha utilizzato pochissimo

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Per 48 minuti, quelli intercorsi tra il gol di Felipe Anderson e quello di Lautaro Martinez, la Lazio ha avuto un piede e mezzo in Champions. Tutto poi si è ribaltato, primo match-point fallito. Non tutto da rifare, ci mancherebbe, ma molto da analizzare. Sarri ha ragione: a inizio stagione tutti avrebbero messo la firma per trovarsi con questa classifica a sei turni dalla fine, ma in 180 minuti il vantaggio sulla zona Champions si è dimezzato. Le prestazioni della squadra non allarmano particolarmente ma i quattro gol subiti in due partite, l'inaspettata arrendevolezza denunciata dall'allenatore e qualche big giù di tono sono in cima alle riflessioni di Sarri che sa che adesso dovrà fare anche e soprattutto lo psicologo. 

Adesso rotazioni necessarie

Per la prima volta in stagione i biancocelesti hanno incassato due ko consecutivi in campionato. A dire il vero era già successo tra ultima giornata prima della lunga sosta per il Mondiale e la prima alla ripresa, ma in mezzo ci sono stati 50 giorni di pausa e non è la stessa cosa. Come reagirà la squadra? Psicologo sì ma, come dice lui, anche meccanico: ne fa un discorso di cilindrata, mentale certo, ma anche tecnica. E così torna d'attualità il solito tema della profondità della rosa. Grazie alla panchina l'Inter ha trasformato la partita, i cambi della Lazio invece…non cambiano. Ecco perché Sarri li utilizza pochissimo: in campionato hanno giocato sempre gli stessi 14, ma adesso con tre partite in sei giorni le rotazioni saranno necessarie. Qualcuna è obbligata: Romagnoli è squalificato e Cataldi quasi out, toccherà a Patric e Vecino. Possibili anche gli inserimenti dall'inizio di Lazzari e Pedro: Sarri deve cambiare, con la speranza che a cambiare non sia l'attuale classifica.