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Udinese-Napoli, Spalletti dopo lo scudetto: "Io confermato? De Laurentiis lo dica a me..."

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©LaPresse

L’allenatore dei campioni d’Italia si commuove dopo la conquista dello scudetto e grida la sua gioia, proprio come aveva fatto in passato Le Bron James dopo il titolo NBA vinto a Cleveland: "Napoli, è per te! Lo dedico anche a mia figlia Matilde e a mio fratello Marcello". Poi risponde a De Laurentiis: "Io confermato? Il presidente lo deve dire a me, non a voi..."

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È un Luciano Spalletti felice ed emozionato quello che parla al termine di Udinese-Napoli, match che ha regalato lo scudetto alla sua squadra: “La felicità è una cosa fugace, perché ora ho vinto ma bisogna ripartire. Ciò ti toglie qualcosa alla felicità della vittoria, ma vedere i partenopei sorridere è la più grande emozione, sono loro che ti trasferiscono l’emozione”. Poi sulle aspettative di tifosi: “Il problema era arrivare a questo punto qui, hai il sentimento di una città sul collo. Molte di queste persone riusciranno a superare momenti duri della loro vita con questa vittoria, e noi abbiamo questa grande responsabilità. Siamo più rilassati per aver dato loro questa gioia”. 

"C'è anche la protezione di Maradona..."

Sull’annata del Napoli: “Vincere è obbligatorio perché qui sono passati grandi allenatori e grandi giocatori, c’è un pubblico che ha visto giocare Maradona e probabilmente dietro questo risultato c’è la sua “protezione”. Per cui diventa difficile andare a dire a questa gente che lo scorso anno siamo arrivati terzi o che siamo partiti benissimo”. Poi aggiunge: “Mi è stata richiesta la Champions, tenerli tra le prime quattro nel tempo era quello che si voleva. Lo scorso anno quando ho detto che bisognava provare a vincere il campionato mi è stato detto che avevo azzardato qualcosa di troppo grosso, ma quel qualcosa che andava al di là era per avere il massimo dai calciatori e per costruire la mentalità. Questo è il secondo tempo, lo scorso anno abbiamo giocato il primo ma abbiamo fatto benissimo. Qui ci sono stati stato Benitez, Ancelotti, Sarri che giocava il miglior calcio d’Italia, Gattuso che ha vinto la Coppa Italia”. 

L'urlo alla LeBron James

Poi alcune dediche speciali: “Voglio fare alcune dediche: la prima è alla squadra e ai calciatori, la seconda a tutto il pubblico di Napoli! È per te!", urla Spalletti proprio come fece LeBron James nel 2016 dedicando il tanto sognato anello Nba alla sua Cleveland. Poi però l'allenatore del Napoli aggiunge: "Non dimentico la società, Giuntoli e quelli che lavorano con me. E anche Matilde, mia figlia, e mio fratello Marcello”, dice prima di commuoversi fino alle lacrime. 

Spalletti risponde a De Laurentiis

In conferenza stampa gli viene riportata una frase detta dal presidente, Aurelio De Laurentiis: "Si riparte da Spalletti l'anno prossimo". L'allenatore del Napoli risponde così: "Questo è un giorno che mi ripaga di tante cose. Al presidente dico che deve dirlo a me, non a voi...". Ma cosa c'è dietro queste parole? Come spiegato in diretta a Sky Sport 24 da Gianluca Di Marzio, De Laurentiis ha esercitato l'opzione per il rinnovo di contratto dell'allenatore, comunicandolo a Spalletti tramite una lettera e non con una telefonata. I due, a questo punto, dovranno parlarsi per discutere di alcune situazioni emerse in stagione e rimaste ancora in sospeso.

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