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Milan, Okafor: "Squadra forte, mi aspetta una grande stagione"

la presentazione

Prime parole in rossonero per Noah Okafor, presentato oggi alla stampa: "Scelto il Milan per la sua storia. Voglio raggiungere gli obiettivi che la società si è imposta"

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A Milanello è la giornata di Noah Okafor, attaccante svizzero, presentato nel primo pomeriggio in conferenza stampa ai giornalisti e ai tifosi del Milan. Si parte dai primi giorni vissuti nel mondo rossonero: "Il primo incontro con la squadra mi è piaciuto molto. Ho avuto un infortunio al metatarso - come sapete - ho recuperato e ho fatto il mio primo allenamento con la squadra. Ho parlato con Pioli per la posizione che occuperò in campo: in un tridente, per esempio, ma vedremo... La sensazione è stata bellissima". Se c'è un giocatore che lo ha impressionato? "Tutti, ma soprattutto Giroud. Abbiamo parlato molto, insieme a Rafa. Ho riscontrato in loro grandi qualità. Saremo una squadra al completo. Non vedo l'ora di iniziare". 

"Leao? Parliamo moltissimo..."

Domani il Milan sarà impegnato nel Trofeo Berlusconi contro il Monza. "Sarà una partita molto importante, deciderà il mister se giocherò o meno. Penso che il Milan sia una squadra forte sia in fase di allenamento sia in fase di gioco. Mi allenerò giorno per giorno, mi aspetta una grande stagione". E sull'amicizia con Leao: "Siamo stati in contatto l’anno scorso. Quando lo vedo giocare, con il sorriso … Parliamo moltissimo. E' importante per la mia formazione".  

"Scelto il Milan per la sua storia"

Okafor spiega anche perché ha scelto il Milan: "Ho considerato questo club per la sua storia, che mi ha molto impressionato. Ho deciso di puntare sul Milan, abbiamo avuto contatti con Pioli e gli altri. Al mister sono piaciuto e questa è una cosa molto importante". Infine: "Sono un giocatore che vuole vincere, naturalmente non mi piace perdere. Amo la filosofia del club e la sua storia. Penso che dovrò lavorare giornalmente per raggiungere gli obiettivi". Il pensiero va poi ai tifosi: "Li ringrazio, sono felicissimo di essere qui. Celebreremo insieme il nostro primo gol".