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Lazio, Lotito: "Contenti del mercato, sullo stadio ecco come stanno le cose"

Serie A

La vittoria di Napoli ha ridato slancio alle ambizioni della Lazio di Claudio Lotito. Il presidente biancazzurro ha parlato ai microfoni di Radio Roma Sound rivendicando le scelte fatte sul mercato con oltre 100 milioni spesi: "Io non penso che i soldi siano determinanti per fare una grande squadra. Certo aiutano ma è anche vero che noi abbiamo fatto delle scelte che spero ci possano premiare. Sullo stadio non facciamo la gara a chi fa prima con la Roma"

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Una partenza difficile con le sconfitte subite da Lecce e Genoa, un'estate ricca di fibrillazioni sul mercato con voci poi smentite di dissapori con l'allenatore Sarri. Poi la vittoria di Napoli, i segnali di crescita della squadra e un sorteggio dei gironi di Champions League non impossibile. La Lazio ha ripreso slancio e lo ha fatto soprattutto il suo presidente Claudio Lotito che è stato intercettato dall'emittente radiofonica romana Radio Roma Sound: "Se mi sento l'arabo del calcio italiano visto che ho speso 100 milioni? Io non penso che il denaro sia esaustivo quando si allestisce una grande squadra. I soldi aiutano, ma non sono determinanti. Sicuramente per una grande campagna acquisti c'è bisogno di denaro, ma è altrettanto vero poi che noi abbiamo saputo amministrare la campagna acquisti con delle scelte che mi auguro ci possano premiare alla fine del campionato". La Lazio comunque secondo il suo presidente ha cambiato abito: "Rispetto a quando la presi io vent'anni fa ed era una Cenerentola, oggi è un punto di arrivo. Il club ha acquistato credibilità internazionale. Un tempo i giocatori della Lazio erano oggetto di attenzione e venivano acquistati da altre società. Adesso, invece, anche la Lazio ha potuto acquistare giocatori da grandi club, gli stessi club che un tempo acquistavano i giocatori biancocelesti". 

Lotito: "Flaminio è un'ipotesi per il nuovo stadio"

Un altro tema caldo affrontato è quello dello stadio di proprietà: "Stiamo lavorando per dare uno stadio alla Lazio e alla collettività. Vedrete che con il tempo, spero il più breve possibile, potremo dare delle risposte. Dobbiamo sicuramente avere lo stadio di proprietà. Il Flaminio? È una delle ipotesi su cui stiamo lavorando ma non stiamo facendo una gara con la Roma. Qui non conta chi arriva prima. Noi vogliamo risolvere il problema nel modo migliore per avere una struttura che sia la casa dei laziali, dove i tifosi biancocelesti siano contenti di andare e la rispettino perché la considerano casa propria".