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Juventus, i motivi per credere allo scudetto

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Giovanni Guardalà

La squadra di Allegri si prepara per la trasferta di sabato a Frosinone: nonostante il pari con il Genoa nell'ultima di campionato e il ritardo in classifica aumentato rispetto all’Inter, c’è entusiasmo, come testimoniano le parole di Locatelli che ha parlato di scudetto. E anche i numeri dicono che la Juve può crederci

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Una voce fuori dal coro è arrivata. Dopo il pareggio di Genova e il piccolo allungo dell’Inter ci ha pensato Manuel Locatelli a dare la scossa. L'Inter è favorita, ha detto, ma all'interno dello spogliatoio la parola scudetto è presente. La narrazione ufficiale dell'obiettivo quarto posto è giusto che lasci il posto a qualcosa di più consistente, anche perché se ti chiami Juventus quello di arrivare tra le prime quattro dovrebbe essere una consuetudine non un obiettivo, soprattutto dopo due anni in cui in bacheca non è stato aggiunto nulla. Le parole di Locatelli dicono che la Juventus non ci sta a fare la comparsa. Ma anche i numeri dicono che deve puntare in alto perché i 37 punti in classifica sono in linea con molte stagioni vincenti. 

Juve, i motivi per credere allo scudetto

In più ci sono altri motivi che spingono la squadra a provarci. La difesa è solida, mentre gli attaccanti faticano come si è detto spesso. E se oggi Vlahovic e Chiesa soprattutto hanno segnato poco, cosa può accadere quando ritroveranno la continuità delle prime partite? In più c'è un esempio concreto in casa. Il primo scudetto targato Conte la Juventus lo vinse contro ogni pronostico, contro il Milan campione d’Italia e strafavorito. Quel Milan, come l’Inter di oggi, era impegnato nelle coppe, questa Juve come quella di 12 anni fa in coppa non giocava e puntò proprio su quello nella fase finale della stagione. Quando il Milan iniziò a perdere colpi si fece trovare pronta ad approfittarne. Non provarci e nascondersi dietro l'obiettivo minimo da raggiungere sarebbe un grave errore. Se non lo dice Allegri, bene fanno i giocatori a dichiararlo ed esternare le ambizioni dello spogliatoio. Locatelli ha aperto la strada. Avanti il prossimo.

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