Milan-Bologna, Pioli: "Amo Leao, è un genio e ci aiuta. Sinner è un esempio anche per noi"
L'allenatore del Milan è intervenuto alla vigilia della sfida contro il Bologna:" Credo che stiamo vivendo un buon momento, stiamo bene mentalmente perché sono arrivate delle vittorie. Pensiamo a domani, non al futuro. Sappiamo quanto è importante fare bene in questo girone di ritorno". Poi una battuta su Leao che da un po' non trova la via del gol: "Io amo Leo, per me è arte, un genio ma tanti si aspettano troppo da lui"
È FINITA LA CONFERENZA STAMPA DI STEFANO PIOLI
Teme più la profondità o il possesso del Bologna?
“Entrambe perché è una squadra completa. Alza molto le mezzali e lavora col centravanti”.
Zirkzee va marcato con un centrocampista oppure no?
“Per come lavoriamo noi, vorremmo che i nostri centrocampisti lavorino sui centrocampisti avversari. E con due centrali abbiamo la superiorità numerica sul centravanti”.
Quale è la posizione di Loftus-Cheek?
“Loftus-Cheek sta migliorando nelle sue condizioni, sta lavorando con continuità. Si parla troppo di ruolo, lui ha sempre giocato da trequartista”.
Come trova la coppia Adli-Reijnders?
“Mi piacciono le caratteristiche di Adli e Reijnders che fanno della qualità in possesso una delle loro caratteristiche come il posizionamento. Non ci serve un profilo diverso”.
Come si sta inserendo Terracciano? E i mesi in Spagna hanno fatto bene a Gabbia?
“Terracciano è un ragazzo molto attento, stiamo insistendo sulle fasce nel suo caso affinché conosca bene una posizione. Gabbia è tornato in un momento dove la sua serenità lo ha aiutato a inserirsi con leggerezza. E sicuramente la Spagna ha aumentato il suo bagaglio di conoscenza”.
Leclerc è un talento come Leao?
“Non credo che entrambi stiano sopportando male le aspettative o le critiche. Parlo di Rafa per competenza: è un punto di riferimento importantissimo per la nostra fase offensiva. È continuo e presente nelle partite più di prima. Tutti si aspettano sempre tanto da lui”.
Jovic e Okafor possono integrarsi con Giroud?
“Lo possono fare, penso che Luka assomigli a Giroud. Diventa difficile avere due giocatori simili di caratteristiche. Credo che siamo stati efficaci con e senza Giroud”.
Cosa pensa di Zirkzee?
“È un ragazzo giovane, lo seguo da tempo. Ha sempre avuto potenziale, dovremo tenerlo d’occhio perché è un giocatore forte”.
Vincendo il Milan si metterebbe in pari con la classifica dello scudetto…
“Sarebbe molto significativo allungare la nostra striscia positiva, non siamo mai arrivati a cinque vittorie di fila. Ci sono tante motivazioni e stimoli da affrontare”
Il Milan può affrontare due competizioni o è favorito dal solo campionato in questo momento?
“Dobbiamo pensare di essere competitivi su due fronti perché è il nostro obiettivo. Vogliamo arrivare in fondo in Europa League mantenendo alto il livello del campionato”.
Jovic e Okafor entrano e segnano. Era già successo: come lo spiega?
“Due numeri importanti vanno segnalati. Siamo la squadra che segna di più nel primo tempo e quella che va in gol più volte coi subentrati. Dobbiamo continuare così, anche coi cambi. Jovic sta finalmente bene fisicamente. Mai dubitato sulle sue qualità”.
Klopp lascia il Liverpool dopo 9 anni: esiste un periodo limite per un allenatore su una panchina?
“Difficile da dire ed è una situazione che mi piacerebbe provare. Nove, dieci anni prima di dire che è il caso di cambiare. È un lavoro molto intenso. Nel caso di Klopp sono tantissimi anni, penso anche a Guardiola. Ognuno la pensa individualmente e poi decide”.
La tempesta è passata per il Milan?
“No, perché viviamo dei risultati e so come vanno queste situazioni. Siamo talmente concentrati che pensiamo solo alla partita di domani. In ogni stagione ci sono alti e bassi. Basta poco per passare da momenti negativi a positivi”.
Inzaghi e Allegri vi inseriscono nella lotta scudetto…
“Penso che sono tutti molto bravi, ma non siamo in quella lotteria. Siamo nella lotteria dei nostri risultati e della nostra classifica pensando partita per partita”.
Hai iniziato a Bologna: come descrivi quell’avventura?
“È una carriera, è iniziata nel ’99. È l’esperienza che mi ha permesso di crescere come allenatore e persona”.
Cosa si aspetta in ulteriori step di crescita?
“Dobbiamo continuare sul nostro stile di gioco. Difendere controllando di più la partita senza forzare le giocate. Nell’ultimo quarto d’ora cerchiamo la soluzione vincente anche se non ci sono le condizioni. Non saremo mai così solidi senza palla, ma lo possiamo essere con”.
C’è stata una reazione forte del Milan per Maignan: questa vicenda ha insegnato qualcosa?
“Mi auguro proprio di sì. L’Udinese si è comportata in modo ineccepibile: deve esserci la certezza della pena. Certi episodi vanno cancellati. Il 99,9% delle persone va allo stadio per tifare e mettere la passione. Credo che la partecipazione di tutti nei confronti di Mike vada portata avanti e con fermezza. Come sta Maignan? È sereno, forte e fiero del sostegno di tutto il mondo”.
Leao è da Grande Slam e non lo sta dimostrando?
“Questa storia sta andando avanti da troppo e non è così. Abbiamo segnato molto di più di un anno fa e Rafa ha contribuito. È sempre un punto di riferimento per noi, lo è anche per gli avversari: ha soluzioni diverse e serve grandi palloni. Amo Rafa anche nel suo modo di essere: è un artista, un genio che però sa ascoltare”.
Che momento sta vivendo il Milan?
“La squadra sta vivendo un buon momento e sta bene mentalmente. Sono arrivate vittorie, stiamo bene ma pensiamo al domani. Come la vivo io? Come ieri: ho preparato la partita, sto motivando i ragazzi e quindi serve grande concentrazione contro un avversario difficile”.