Inter-Juve, l'ultima sfida scudetto nel 2003: i protagonisti di quel match
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Era dal marzo 2003 che Inter e Juventus non si affrontavano nel girone di ritorno e con un distacco così risicato in classifica: un derby d'Italia così importante in chiave scudetto mancava da 21 anni. Nei bianconeri giocava Lilian Thuram, papà di Marcus, nei nerazzurri di Cuper c'erano Cannavaro e Batistuta. Ecco i protagonisti di quella partita e com'era il mondo allora
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- "Siamo andati malissimamente". Con un anno d'anticipo sulla prima apparizione di Cetto la Qualunque a Mai dire Domenica, Hector Cuper ci tiene a sottolineare la prova non proprio 'superlativa' della sua Inter al Delle Alpi, presa a pallonate dalla Juve: 3-0 e +3 sui nerazzurri a 11 giornate dalla fine. Un'altra mazzata per l'Hombre Vertical, che lancia titolare Guglielminpietro per la prima volta in stagione, ripagato dall'autogollonzo del connazionale dopo appena 4 minuti, materiale prezioso... per la Gialappa's.
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- Le due squadre arrivavano al posticipo serale del 2 marzo 2003 appaiate in testa alla classifica con 48 punti, seguite a 47 dal Milan di Carlo Ancelotti che nel pomeriggio aveva rimontato da 0-3 a 3-3 con l'Atalanta a San Siro. Juve schierata da Marcello Lippi con Nedved a supporto delle punte Di Vaio e Trezeguet, l'Inter con Recoba alle spalle di Vieri e Batistuta, ingaggiato dai nerazzurri nel mercato di gennaio per sostituire Crespo, fuori per un lungo stop.
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- Il raddoppio del futuro Pallone d'oro Nedved allo scadere del primo tempo chiude di fatto la partita, finita in gloria per Camoranesi, autore del terzo gol nell'ultima partita in cui Juve e Inter si sono sfidate nel girone di ritorno con un distacco compreso fra 0 e 4 punti (il vantaggio potenziale dell'Inter di oggi, recupero compreso) e che fossero prima e seconda.
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- A Torino è anche una 'rimpatriata' del grande Parma dell'era Tanzi: in campo tutti insieme appassionatamente gli ex gialloblù Buffon, Cannavaro (nell'Inter) e Lilian Thuram, che serve l'assist del 2-0 a Nedved per la felicità del suo piccolo Marcus, allora un bimbettino di 5 anni in maglia bianconera e oggi un ragazzone di 26 vestito di neroblù...
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- Se il giovane Thuram era a Torino, è probabile che il coetaneo Federico Chiesa - ai tempi di Parma erano amichetti del cuore - fosse a Perugia per tifare papà Enrico, nel frattempo passato alla Lazio e gettato nella mischia da mister Roberto Mancini per strappare almeno un pari al Curi, arrivato grazie a una capocciata di Paolo Negro. Out per infortunio Simone Inzaghi. E Allegri, che faceva quella domenica? Indizio: non era all'ippodromo...
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- Quel 2 marzo, Max galoppa in mezzo al campo a un'ora e mezza di macchina da Simone: ha 36 anni ed è la 'stella' dell'Aglianese, in C2, che però non va oltre lo 0-0 casalingo al Germano Bellucci con il Forlì. A fine stagione prenderà il timone della squadra e incrocerà sul suo cammino Maurizio Sarri, tecnico della Sangiovannese: tra andata e ritorno si 'annulleranno' con un doppio 0-0. "Ricordo benissimo - racconterà il Comandante - che un tifoso si avvicinò a me e ad Allegri dicendo: 'Se siete due allenatori voi...".
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- I toscani sono nello stesso girone dell'Aglianese con il nome di Florentia Viola, la nuova società acquistata da Diego Della Valle e nata dalla ceneri della Fiorentina di Cecchi Gori, dichiarata fallita. Trascinati dal bomber Christian Riganò, stravinceranno il campionato, eccezionalmente ripescati in Serie B per meriti sportivi e bacino d'utenza in seguito al cosiddetto 'caso Catania' e al fallimento del Cosenza.
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- Per tornare alla Serie A e completare il quadro dei risultati di quella 23^ giornata: 3-2 del 'miracoloso' Chievo di Del Neri alTorino; 0-0 del Brescia di Mazzone e Roby Baggio con il Bologna di Guidolin; l'Udinese di Spalletti va ko a Reggio Calabria; solo 1-1 al Tardini per il Parma di Prandelli (gol di Adriano) con il Modena; 3-1 della Roma di Capello all'Olimpico contro l'Empoli: toscani in vantaggio con Totò Di Natale, poi rimontati da Totti e Montella (doppietta). Ma giallorossi lontanissimi dalla vetta: Juve a 20 punti!
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- Fu una notte insonne per gli appassionati di vela come Marcello Lippi: all'alba del 2 marzo il challenger elvetico Alinghi vince la 31^ America’s Cup ad Auckland, diventando il primo sfidante campione al debutto e la prima imbarcazione europea - per di più senza sbocco sul mare... - ad aggiudicarsi la manifestazione. C'è un po' di Italia nel trionfo rossocrociato: il team principal è il romano naturalizzato svizzero Ernesto Bertarelli.
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- Dalla Nuova Zelanda alla Liguria è un soffio di vento: entriamo nella settimana del Festival e il 6 marzo ancora una lunga serata per l'allenatore della Juventus, che porta sul palco dell'Ariston tutta la squadra per una buona causa. Capitan Ciro Ferrara, Alex Del Piero e compagni cantano 'Il mio canto libero' di Lucio Battisti per raccogliere fondi destinati all'ospedale 'Gaslini' di Genova.
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- Se la MotoGP è in buone mani (come oggi), lo stesso non si può dire di quel tennis italiano: il primo azzurro nel ranking (Davide Sanguinetti) occupa la 62^ posizione, mentre al comando della classifica si alternano Hewitt e Agassi, fresco trionfatore agli Australian Open. E sapete chi era il loro allenatore? Daren Cahill, attuale super coach di Jannik Sinner, che nel 2003 aveva un anno e mezzo...
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- La piattaforma musicale svedese verrà distribuita pubblicamente nell'ottobre 2008 e i primi ipod costavano una cifra! Così, semplicemente, le canzoni si ascoltano ancora alla radio... o sul lettore compact disc. Facebook viene creato sì il 4 febbraio del 2004, ma in Italia la diffusione del social network esploderà diversi anni più tardi.
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- Arriva nel 2003 il telefonino più venduto di sempre: è dotato di una tecnologia relativamente semplice che gli consente di effettuare chiamate, inviare SMS ed impostare allarmi. Per le foto... c'è la macchinetta fotografica!
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- Al cinema, tre film italiani di successo: Ma che colpa abbiamo noi di Carlo Verdone, Ricordati di me di Gabriele Muccino e Io non ho paura di Gabriele Salvatores.
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- "Sotto questa Luna, dimmi cosa pensi di meeee". "Che sei una m...". Anche quella lunga giornata del 2 marzo non potè che concludersi in bellezza guardando il programma dei Gialappi, con MedioMan, l'ingegner Cane, Olmo e Vanette a ricordarci che in fondo è stata soltanto una partita di calcio...