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La Juventus formato millenials e il bilancio su Vlahovic: campione o ottimo giocatore?

l'analisi

Giovanni Guardalà

Non è una Juventus per vecchi, ma neanche per inesperti: la squadra di Allegri è sicuramente giovane ma, a parte Yildiz, Cambiaso e Gatti, hanno tutti giocato ad alti livelli. Si apre il bilancio su Vlahovic, il "giovane vecchio", che ha ormai 24 anni: campione o ottimo giocatore?

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La Juventus si è ritrovata al centro sportivo della Continassa dopo il riposo concesso da Allegri. Ci sarà modo per analizzare cosa non è andato nello scontro diretto di San Siro. Analisi che parte dalla scelta tattica dell'allenatore fino agli errori dei singoli. Nel dopo partita Allegri ha imputato anche alla scarsa esperienza e al fatto che è una squadra giovane, il timore mostrato contro l’Inter. Un discorso condivisibile se si guarda alla stagione in generale, quando Allegri ha dovuto far ricorso a tanti giovani per far fronte a varie emergenze, soprattutto in mezzo al campo. Ma riguardo alla partita di San Siro è una motivazione piuttosto debole.

Vlahovic, il giovane vecchio

A parte Yildiz e Cambiaso, e se vogliamo Gatti, che non è giovanissimo ma ha poca esperienza a questi livelli, per il resto la Juventus è tutt'altro che giovane e inesperta. Sono tutti calciatori che militano nelle rispettive nazionali da tempo, hanno giocato mondiali, europei, coppe internazionali di ogni tipo; quindi, di esperienza ad alti livelli ce n'è in abbondanza. Discorso che vale anche per Vlahovic che spesso Allegri difende, imputando alla giovane età certe mancanze. Vlahovic ha 24 anni e se si guarda alle partite giocate finora non è certo un inesperto. Fra squadre di club e nazionale maggiore ha giocato 245 partite, 86 con la Juventus.

La cosa da stabilire è se Vlahovic è un campione o un ottimo giocatore. Perché in giro per l’Europa di 24enni, o addirittura di più giovani, di grandissimo livello ce ne sono in abbondanza. Altrimenti anche Bellingham o Vinicius o Haaland, giusto per citarne alcuni, sono da considerarsi inesperti, ma in club come Real Madrid e Manchester City fanno la differenza. Il lavoro sui giovani fatto da Allegri e dalla Juventus è stato eccellente, la classifica della Juventus è anche merito dei tanti ragazzi che nei momenti di difficoltà hanno dato un grande apporto. Ma non può essere un alibi per giustificare la partita di San Siro. Mal giocata e basata su una difesa a oltranza e la speranza di colpire in contropiede. In quel caso l’inesperienza c’entra poco.