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Inter-Genoa, Inzaghi: "Non bisogna mollare perché c'è anche la Champions"

Serie A

L'allenatore dell'Inter commenta il successo sul Genoa e il +15 sulla Juve: "Abbiamo questo vantaggio ma è vietato mollare anche perché c'è una Champions difficile da giocare". Un applauso ai suoi ragazzi: "Nel 2024 hanno vinto 12 partite su 12 e dobbiamo continuare così". Elogio ad Asllani: "E' stato bravissimo e prezioso, ha giocato tre gare in questa settimana e non aveva giocato molto, sono contento"

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Una marcia verso lo Scudetto che non si arresta, Simone Inzaghi commenta la vittoria sul Genoa e più in generale la sua squadra: "Chiaramente abbiamo messo 15 punti tra noi e le altre, ma bisogna restare molto attenti e concentrati, ci sono davanti due mesi e partite ravvicinate, sappiamo che ora avremo tre gare prima della sosta molto impegnative - dice - Va fatto un ringraziamento a questo gruppo perché nel 2024 hanno vinto 12 partite su 12, siamo stati bravi ma dobbiamo guardare solo avanti". Un'Inter che trova risorse ovunque, ad esempio in Asllani: "Va fatto un elogio ad Asllani che è stato preziosissimo perché ha fatto tre gare in una settimana e non aveva giocato moltissimo. Si merita un applauso, speriamo che Frattesi e Calhanoglu possano recuperare ma per queste tre partite avrò bisogno di tutti". Proprio Frattesi si è scaldato ma poi è tornato in panchina: "Si è scaldato ma non si sentiva completamente libero, è stato intelligente, sapeva che avevamo bisogno di gente che stesse bene ma poi quando si è scaldato ha preferito non rischiare perché mancano 4 giorni alla sfida con il Bologna". 

"Non dobbiamo mollare, perché c'è anche la Champions"

Il campionato sembra ormai blindato ma c'è anche una Champions da giocare: "Dobbiamo continuare in questo modo e lavorare come stiamo facendo, sappiamo quali sono gli obiettivi, chiaramente in campionato non dobbiamo mollare, sulle rotazioni me lo dice il campo e gli allenamenti - spiega - 30 giorni fa mi parlavano di Arnautovic e Sanchez, è il lavoro che ci ha fatto arrivare a essere così, dobbiamo continuare così e Arnautovic e Sanchez per me non sono una sorpresa, poi hanno trovato Lautaro e Thuram davanti a loro ma se non li avessi avuti probabilmente il percorso non sarebbe stato questo". Il segreto di questa Inter: "C'è il lavoro quotidiano supportato da una società che è al nostro fianco e ci aiuta in ogni dettaglio. Siamo contenti perché abbiamo vinto la Supercoppa, il Mondiale per club lo abbiamo raggiunto e dobbiamo proseguire in campionato sapendo che c'è anche una Champions difficile da affrontare al meglio".

"Gli arbitri? Bisogna aiutarli perché all'estero non sono migliori"

Inzaghi tende una mano anche agli arbitri che non stanno vivendo un momento semplice: "Gli arbitri? Ho fatto 300 gare in Serie A e altre in Europa, dico che in Italia siamo fortunati da questo punto di vista, siamo in un momento dove si sta sbagliando qualcosa ma noi dobbiamo aiutare questi arbitri - conclude - Tutti quanti dobbiamo aiutarli perché andando tanto all'estero noi non ci possiamo lamentare della nostra classe arbitrale, sarà un grande passo in avanti quando noi allenatori non chiederemo più chi è l'arbitro o il VAR".