La meglio Juventus di Thiago Motta

Se il 3-0 al Como sarà solo un sogno di mezza estate, o il primo passo di un cammino verso consapevolezza e successi della nuova Juventus targata Thiago Motta, solo il tempo lo racconterà. Quello che rimane dell’esordio ufficiale della stagione 2024-2025 della Juventus è un dato. Inconfutabile. La squadra scesa in campo il 19 agosto alle 20:45 allo Stadium è la Juventus con l’età media più bassa della serie A da quando ci sono i tre punti a partita: 24 anni e 122 giorni. Nuovo record, strappato alla Juve di Marcello Lippi che nel 1998-1999 aveva schierato in una sfida al Vicenza un undici con età media di 24 anni e 340 giorni. È la meglio gioventù di Thiago Motta, ma è anche la meglio gioventù del settore giovanile dei bianconeri. Che negli ultimi tre mesi ha prima finanziato il mercato dei bianconeri e poi messo il marchio sul successo contro il Como. Gol all’esordio per Samuel Mbangula, attaccante 2004 che nessuno si aspettava di vedere in campo dal primo minuto, e poi ancora l’assist del nuovo numero 10 Yildiz, e l’esordio in serie A di Niccolo’ Savona, altro figlio di Vinovo, uno che è entrato nelle giovanili della Juventus nel 2012 quando aveva solo 8 anni, senza dimenticare i minuti giocati da Niccolo’ Fagioli. Merito del talento di questi giovani professionisti che attraverso la Juventus Next Gen hanno potuto sperimentare la serie C in giovanissima età, e in campo grazie alla 'meritocrazia di Motta', il metro di giudizio con cui l’allenatore della Juventus fa le sue scelte. Scuola di pensiero trasferita alla Continassa che ha sorpreso tutti nelle scelte e per una sera — intanto la prima, poi si vedrà — ha lasciato in panchina il più importante acquisto del calciomercato estivo, quel Douglas Luiz costato 50 milioni di euro, e il capitano Danilo. Ecco, la fascia di capitano. Altro tema Mottiano. Al braccio di Gatti per l’esordio, decisione pensata e voluta. Per responsabilizzare il centrale, per dare e ottenere fiducia. Una fascia che è un premio ma anche un patto tra allenatore e giocatore. Contro il Como è toccato a Gatti, contro il Verona si vedrà. Non contano più età e presenze, e così la fascia riporta ai giovani. E soprattutto al più impronosticabile di tutti, Samuel Mbangula che si è fatto conoscere al mondo del calcio nella notte più importante, quella dell’esordio in serie A, con il gol trovato al suo primo tiro verso la porta. Dopo essersi formato nelle giovanili del Club Bruges e Anderlecht nel 2021 viene acquistato dalla Juventus per poco meno di 400 mila euro e inserito nel vivaio, per poi passare alla Next Gen. Prima o seconda punta, può fare anche l’esterno sulla fascia. Contro il Como infatti, è stato schierato sulla linea di trequarti in alto a sinistra, e da li è partito per puntare avversari e fare a gol a un signore del calcio come Pepe Reina. In una stagione da cinque competizioni, con un mercato che sta per completare la rosa con nuovi innesti, le prove di Mbangula e Savona danno fiducia. Dopo una notte così, a nessun tifoso è venuto da chiedersi dove fosse Federico Chiesa, uno dei giocatori di maggior talento della Juventus, oggi fuori dal progetto della società e uomo mercato. Dopo una notte così la 'sfiga' di Vlahovic — che avrebbe meritato il gol — con i due pali e la rete annullata, resta solo una serata sfortunata, e niente di più. Dopo una notte così la rosa all’improvviso sembra meno corta, le alternative ci sono. Grazie ai talenti della Next Gen e alla meritocrazia del suo allenatore. Stiamo assistendo alla nascita di un nuovo gruppo, la meglio Juventus di Thiago Motta.

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