Cinque cose da tenere d'occhio in questa giornata

Diverse squadre sono ancora in fase di rodaggio e, con il calciomercato ancora aperto, tanti allenatori sono in attesa di vedere completata la propria rosa; nonostante questo , ci sono tanti buoni motivi per seguire le partite della seconda giornata di campionato che oggi prende il via. Focalizziamo l’attenzione sui principali. Innanzitutto, Roma-Empoli, la grande notte di Paulo Dybala. Che fosse amato dai tifosi della Roma era evidente da tempo, ma il rifiuto alla proposta araba e il calcio dato a 75 milioni per restare alle Roma hanno creato una straordinaria empatia tra l’argentino e il popolo giallorosso. Un’empatia seconda solo a quella tra Totti e i tifosi della Roma. A livello tecnico, per De Rossi avere a disposizione Dybala è fondamentale. Lo si è visto chiaramente a Cagliari. C’è stata una Roma inconsistente in attacco senza l’argentino e una Roma decisamente più pericolosa con l’ingresso di Dybala. Ne ha beneficiato soprattutto Dobvyk, fino a quel momento ai margini della partita. Ma ora c’è grande curiosità per conoscere le mosse di De Rossi. Che Dybala possa partire dalla panchina contro l’Empoli è difficile da immaginare. Così come ci si interroga sul ruolo di Soulé, pagato quasi 30 milioni e difficilmente destinato alla panchina. La trasferta di Verona, contro un avversario che all’esordio ha travolto addirittura il Napoli, rappresenta un bell’esame per la Juve di Thiago Motta. L’allenatore ha sorpreso all’esordio con mosse coraggiose che hanno pagato sul campo. La Juve è stata bella e concreta contro il Como. Ma ovviamente ora c’è bisogno di una conferma. E ci si chiede se Thiago Motta lascerà ancora in panchina quelli che in teoria sarebbero tra i leader della squadra. Una scelta, nel solco di quella dell’esordio, che sarebbe indice di grande coraggio e personalità ma che esporrebbe il nuovo allenatore della Juve anche a un rischio, qualora le cose non dovessero andare bene. L’Inter ha frenato all’esordio, più per leggerezze proprie che per reali difficoltà della squadra. Il Genoa è rimasto in partita, favorito dal ritmo basso dei campioni d’Italia. Nulla di particolarmente sorprendente, il 17 agosto è normale per una big giocare sotto ritmo. Però Inzaghi deve sgombrare il terreno da un dubbio: che l’Inter, dopo aver dominato l’ultimo campionato, possa aver perso un po’ di fame, che si senta troppo superiore alle sue avversarie. Ecco che la partita con il Lecce può regalare una chiara risposta. E’ partito in salita il campionato del Napoli di Conte e oltre ogni pessimistica previsione. Solo il carisma del nuovo allenatore ha impedito che si scatenasse un processo ma il Napoli di Verona era troppo brutto per essere vero. E il primo tempo - sufficiente e nulla di più - non può modificare il giudizio. Conte ora aspetta rinforzi dal mercato. Non ha torto l’allenatore quando dice che la rosa è largamente incompleta. Ma la partita di Verona resta inspiegabile e una risposta contro il Bologna è doverosa. E non sarà semplice per il Napoli, contro un avversario che di recente è stato scomodo da affrontare e che con Italiano, sostituto di Thiago Motta, è partito in modo decisamente convincente. Il Milan ha sofferto all’esordio contro il Torino. Fonseca ha lasciato inizialmente in panchina mezza formazione titolare, alimentando quel malcelato scetticismo che il popolo rossonero ha nei suoi confronti. Il portoghese può modificare il clima attorno alla sua figura solo attraverso i risultati. Contro il Parma è scontato immaginare un Milan molto vicino alla formazione titolare, anche se l’assenza di Morata è pesante. E il centravanti di riserva continua ad essere un problema per il Milan. Un problema che la società dovrà risolvere negli ultimi giorni di mercato.