Ci sarà una nuova Juve dopo la sosta: Motta al lavoro per renderla davvero sua

Il pari, povero di emozioni, con la Roma ha frenato l'entusiasmo dei tifosi della Juventus dopo il doppio 3 a 0 in avvio di campionato. Eppure, lo stop rientra quasi nella logica delle cose. Perché nel primo tempo Thiago Motta ha schierato una formazione molto distante da quella indicata da un mercato roboante: quasi 200 milioni spesi, obblighi di acquisto futuri compresi. Nel secondo tempo Motta ha inserito Koopmeiners, Conceicao, Douglas Luiz e Nico Gonzalez. Non c'è stata una crescita impetuosa della qualità del gioco. Ma sarebbe stato sorprendente il contrario. Per il caldo a tratti opprimente e perché, di fatto, Thiago Motta deve ancora iniziare il processo di integrazione dei nuovi. Come sarà la nuova Juve di Thiago Motta? Molto diversa da quella anonima vista contro la Roma, ma anche dalle versioni scintillanti contro Como e Verona. La sosta viene in aiuto all'allenatore, perché degli stranieri solo Nico Gonzalez sarà impegnato con la sua nazionale. Motta sembra intenzionato a schierare una Juve camaleontica a centrocampo. Il grande interrogativo è sulla posizione di Koopmeiners. Difficile che Motta possa impiegarlo stabilmente sotto punta, come un vero numero 10. E' un ruolo che l’ex Atalanta non ha mai fatto in carriera e che non sembra sposarsi con le sue caratteristiche. Contro la Roma si è piazzato sul centro destra ma con grande libertà, quando lo sviluppo dell'azione lo consiglia, di avvicinarsi a Vlahovic. Contro la Roma ha avuto un eccellente impatto Francisco Conceicao: estroso, rapido, sfrontato il giusto. Forse il più convincente dei nuovi. Per la sua struttura era scontato che fosse più avanti agli altri di condizione. Almeno nell'immediato per lui si prefigura un ruolo da titolare. Servirà tempo, invece, per vedere il miglior Nico Gonzalez. L’argentino ha bisogno di più tempo per entrare in condizione e l'impegno con la nazionale gli impedirà, durante la pausa, di assimilare le idee di Thiago Motta. C'è poi il grande interrogativo su Douglas Luiz. Dopo la pausa ci sarà il ritorno di Khephren Thuram. Per il brasiliano si apre un ballottaggio con Manuel Locatelli e Nicolò Fagioli. In prospettiva Douglas Luiz è destinato a diventare un leader della Juve. Nell'immediato è difficile che Motta rinunci a Locatelli. La Juve che ha in mente Motta è molto diversa da quella che abbiamo visto in questo avvio di stagione. Sicuramente più forte. Quanto più forte è difficile dirlo al momento. I fattori sono tanti: la disponibilità dei giocatori a seguire alla lettera le indicazioni dell'allenatore; la volontà dei giocatori di sacrificare l'interesse personale inseguendo quello della squadra; il rendimento di alcuni giocatori chiave. Quest'ultimo aspetto coinvolge soprattutto Dusan Vlahovic: discreto all'esordio con il Como, travolgente a Verona, decisamente in serata negativa con la Roma. Motta per provare a contendere lo scudetto all'Inter ha bisogno di avere il miglior Vlahovic, quello che fin qui non si è ancora visto con la maglia della Juventus.